Si riparte. Dopo quasi quindici giorni di sosta per le Nazionali torna il campionato di Serie A, con un sabato che terrà verosimilmente gli appassionati incollati agli schermi dalle 18 fino a sera. Si parte dal derby di Roma per passare successivamente al San Paolo dove il Napoli capolista di Maurizio Sarri proverà a superare la resistenza del Milan di Vincenzo Montella. Azzurri primi della classe che dopo il pareggio del Bentegodi contro il ChievoVerona hanno tutta l'intenzione di ripartire da una vittoria, confermare il primato e mettere ulteriore pressione sulle dirette concorrenti, soprattutto Juve ed Inter, impegnate nella domenica calcistica rispettivamente contro Sampdoria - a Marassi - ed Atalanta a San Siro.
Tornando alla sfida del San Paolo, all'ombra del Vesuvio i partenopei vanno a caccia del successo davanti ai propri beniamini, mentre il Milan chiede alla sfida del catino di Fuorigrotta una prova di maturità e di coesione per farle svoltare una stagione fin qui al di sotto delle attese. Motivo per il quale le scelte di Vincenzo Montella andranno inevitabilmente verso un atteggiamento maggiormente guardingo e poco spregiudicato. In tal senso il ritorno a disposizione di un giocatore dall'intelligenza tattica e dalla duttilità unica come Bonaventura agevolerà il compito dell'aeroplanino, la cui primaria necessità sarà quella di fronteggiare il palleggio ed il fraseggio dei padroni di casa.
Come oramai è risaputo le azioni del Napoli iniziano dalle retrovie con la coppia di centrali Albiol e Koulibaly, i quali danno il là alle trame degli azzurri sfruttando l'abilità di Jorginho davanti alla difesa, nel ruolo di playmaker basso, o quelle di Hamsik ed Allan - o chi per lui - tra le linee. I laser pass dei difensori partenopei sono quelli che, lontani dagli occhi dei più, fanno maggiormente male alle difese avversarie, in quanto tendono spesso a spaccare in due la squadra la quale tenta di aggredire alta la manovra napoletana. Montella ha preparato la gara provando ad impostare una gabbia centrale composta da Kessie e Montolivo in mediana e Suso con Bonaventura sulla trequarti: a questi ultimi il compito di scalare su Jorginho ed uscire in pressione sul centrale senza palla, mentre Kalinic dovrebbe offrirla sul portatore; di conseguenza ai due centrocampisti l'arduo compito di leggere le linee di passaggio verso le mezzali campane, nell'intento di non far nascere una superiorità numerica sugli esterni che risulterebbe dannosissima per i milanesi.
Laddove il Napoli proverà a fare la gara, infatti, sarà sui due triangoli esterni che si formeranno con Mario Rui, Hamsik ed Insigne da una parte, Hysaj, Allan e Callejon dall'altra. La volontà dei padroni di casa sarà quella di allargare quanto più possibile il terzetto di centrali di Montella, con Bonucci e Rodriguez che dovranno essere aiutati necessariamente da Abate e Borini in fase di ripiego, guardando sì ai terzini rivali ma soprattutto a coprire e raddoppiare su Insigne e seguire i tagli di Callejon. A Romagnoli, probabilmente più adatto nel compito di gestire l'uno contro uno con Mertens rispetto a Bonucci, l'ardua impresa di tener d'occhio il belga e limitarne il raggio d'azione: l'ex Roma potrebbe, per velocità e rapidità d'esecuzione, avere maggiori possibilità di frenare l'impeto del fiammingo.
Se fin qui abbiamo guardato con maggiore attenzione alla fase di possesso dei padroni di casa, in quanto verosimilmente la sfida si giocherà con il Napoli padrone del gioco ed il Milan a soffrire, laddove i rossoneri potrebbero pungere la retroguardia partenopea è tra le linee di centrocampo e difesa, zona nevralgica che la squadra di Sarri non ha mai digerito alla perfezione. A Suso e Bonaventura, con la possibilità anche di allargarsi sugli esterni favorendo l'inserimento centrale delle mezzali, l'incarico di trovare spazio e tempi alle spalle dei tre mediani azzurri e di creare superiorità con Kalinic contro i due centrali di Sarri. Più facile a dirsi, chiaro, che a farsi, ma il Milan potrebbe avere le chiavi per impensierire il Napoli. Ci riuscirà?