Se nei pressi di Castelvolturno potessero scegliere preferirebbero che l'anno solare si dipanasse lungo 11 mesi, piuttosto che 12. Ottobre, infatti, è ormai cerchiato con la penna rossa come mese negativo per la squadra partenopea. Dopo Milik nel 2016, infortunatosi in Nazionale nel momento di massima prolificità, ieri si è vissuto un nuovo trauma in casa Napoli con l'infortunio di Ghoulam.
L'uomo più in forma - Il paradosso è che, come nel caso del centravanti polacco, il terzino algerino era, probabilmente insieme ad Insigne, l'uomo più in forma e più decisivo di questo Napoli. Mai visto così tirato a lucido dopo il ritiro estivo, Ghoulam si è reso protagonista di una lunghissima serie di prestazioni positive, raggiungendo una continuità mai vista all'ombra del Vesuvio. Una continuità che l'ha portato persino a realizzare un gol decisivo contro la Spal, che aveva permesso alla squadra di Sarri di uscire vincente da una sfida complicata.
Eppure, evidentemente, il Napoli ha un credito con la sorte. O, piuttosto, con il mese di Ottobre, ormai da qualificarsi come nero. Al trentesimo della sfida con il Manchester City il ginocchio del laterale destro fa crack. A tutti è chiara l'entità dell'infortunio, cui si aggiunge il triste responso degli accertamenti strumentali svoltisi in mattinata. È rottura del legamento crociato del ginocchio destro, con tempi di recupero da verificare, ma, senza dubbio, non inferiori ai canonici 4-5 mesi.
Ora tocca a Sarri - E, allora, mai come stavolta, agli azzurri toccherà affidarsi alle sapienti mani tattiche dell'allenatore venuto dalla Toscana. Perché, se è vero che il singolo è fondamentale per poter fare la differenza in un campo di calcio, è vero anche che il Napoli ha fatto del collettivo e dell'identità di gioco un'impronta non modificabile nemmeno per un infortunio così rilevante.
La scelta più logica dal punto di vista tattico dovrebbe essere quella di promuovere nel ruolo di titolare di banda sinistra Mario Rui, finora visto soltanto in brevi scampoli di match e alla ricerca della miglior condizione fisica. Elemento sicuramente rassicurante, oltre al piede mancino, è rappresentato dalla buona tecnica di base del portoghese, non troppo distante da quella di Ghoulam, nonché da una discreta propensione difensiva. I punti di domanda sono, però, quelli legati, appunto, alla condizione atletica - ricordando che Rui ha subito un anno di stop forzato nella scorsa stagione - e alla sua capacità di poter resistere ad avversari più forti fisicamente, soprattutto in competizioni europee, tenendo conto della statura minuta.
L'alternativa potrebbe essere lo spostamento di Hysaj a sinistra, con l'inserimento di Maggio a destra. È chiaro che una soluzione di questo tipo comporterebbe un sicuro mantenimento degli equilibri, data la disciplina tattica dell'albanese, ma una notevole riduzione del tasso tecnico generale. Inoltre, dopo la prestazione di ieri contro Sanè, sorgono dubbi sulla reale possibilità del volenteroso terzino italiano nella gestione dell' 1 vs 1 contro avversari più pronti atleticamente e rapidi di gambe.
Toccherà a Sarri, dunque, trovare una soluzione che permetta al Napoli di non soffrire eccessivamente la mancanza di Ghoulam, terzino, ala e, talvolta, anche centravanti mascherato. Soltanto la fede nello stile di gioco e la meccanicità dei meccanismi difensivi partenopei potrebbero ovviare a tale pesante assenza. Il tutto sperando che il mese di Ottobre finisca quanto prima possibile.