Che il Sassuolo, specialmente quest'anno, non sia neanche lontanamente paragonabile al Manchester City, lo sanno anche i neonati. Che il Sassuolo, privo peraltro della fragile stella Berardi, sia nettamente sfavorito nella gara del San Paolo è un segreto di Pulcinella. Tuttavia, per il Napoli capolista, il pericolo di gare come quella di domenica è sempre di sottovalutare un avversario pronto a fare le barricate in terra partenopea.
Tra il turnover e Guardiola - Le chiavi di lettura del match del San Paolo saranno essenzialmente due: la gestione oculata del turnover e la necessità di non tendere troppo lo sguardo verso la partita in programma mercoledì contro gli inglesi del Manchester City, probabilmente già decisiva ai fini della qualificazione.
Sarri dovrebbe optare per una rotazione, come suo solito, non eccessiva. Dando per scontato il rientro di Albiol, risparmiato a Genova perché febbricitante, potrebbe riposare Hysaj, per far posto a Maggio, che, quando impiegato in stagione, non ha mai sfigurato. A centrocampo la scelta dovrebbe ricadere, oltre che sull'inamovibile capitan Hamsik, sul classico duo Allan - Jorginho; questo dovrebbe, peraltro, essere lo sbarramento mediano che verrà proposto anche nell'impegno europeo, nonostante lo stato di forma in evidente crescita di Amadou Diawara. In avanti difficile pensare a qualche cambio: qualora dovesse essere risparmiato uno dei tre mini - tenori, in preallarme ci sono Ounas e Rog, ormai sempre più addestrato a svolgere il ruolo di esterno alto.
Il pericolo, per la squadra azzurra, potrebbe essere quello di avere la testa già alla sfida di Champions League. Il Sassuolo di Bucchi non è certamente squadra da far tremare le gambe, ma comunque dotata di ottime individualità - una su tutte quella di Politano - ed eccellente organizzazione collettiva. A tremare, spera Sarri, dovrebbero essere le gambe dei giocatori Citizens quando si ritroveranno in un'arena di Fuorigrotta ribollente di passione e mai così affamata come quest'anno. Centomila biglietti venduti per le due partite di Campionato e Coppa sono cifre da record, che dimostrano quanto il pubblico e la squadra remino nella stessa direzione.
Milik on the road - Ad allietare il weekend del Napoli, poi, c'è stata la buona notizia sul recupero di Arek Milik. Il centravanti polacco, ad un mese dall'intervento, si è sottoposto, nella giornata di ieri, alla prima visita di controllo per valutare lo stato di recupero del ginocchio infortunato. A detta dei medici, la riabilitazione procede nel verso giusto, addirittura in modo migliore rispetto a quanto avvenuto per l'altra articolazione esattamente un anno fa. Trapelano, dunque, le prime indiscrezioni sul ritorno in campo dell'ariete: Milik dovrebbe tornare ad allenarsi prima di Natale, per cominciare a mettere minuti nelle gambe nelle prime giornate del nuovo anno. L'unico dubbio, a quel punto, sarà quello di capire se lo farà con la maglia del Napoli o con la maglia del Chievo, cui andrebbe in prestito fino a fine stagione.
A tal proposito, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, anche le parole pronunciate qualche minuto fa del dottor Mariani: "L'ho trovato bene e con il morale alto. Ha assorbito il brutto colpo della doppia lesione laterale, adesso sta procedendo secondo le tabelle di recupero. I tempi di recupero saranno simili a quelli dell'infortunio dell'anno passato. Credo che possa tornerà forte come prima, ci sono degli esempi, i risultati del primo mese sono stati ottimi".