Per un tifoso neutrale è sicuramente stata una pessima partita, ma Sassuolo-Udinese era una match dove i punti valevano tantissimo, sia per una che per l'altra squadra. La vincente avrebbe trovato punti pesanti in ottica salvezza, mentre la perdente avrebbe visto aumentare le nubi sulla proprio testa, entrambe hanno due partite piuttosto complicate prima della sosta. Bucchi presenta il suo Sassuolo con il solito vestito, vuole dare continuità alla vittoria con la SPAL e il pensiero è legittimo, visto che era da tempo che i neroverdi non andavano così male e comunque i giocatori con i mezzi per uscire da una situazione negativa li avrebbero anche. Delneri invece ha cercato il successo a tutti i costi, non conta il come, pena sarà la fine dei giochi, per lui e forse per l'Udinese stessa, restare fermi a quota sei punti con Atalanta, Lazio e Napoli alle porte avrebbe voluto dire scendere quasi sicuramente nelle zone più pericolose della classifica.
La partita si può riassumere nelle due azioni da gol create dalle due squadre in novanta minuti: contropiede a metà primo tempo per l'Udinese, Lasagna mette in mezzo, Perica fa velo (non si sa quanto voluto), Barak arriva di gran carriera e la butta dentro di violenza. I bianconeri esplodono di felicità, ma devono ricompattarsi subito e infatti da lì in poi è vero e proprio bunker. Alì Adnan e Larsen restano ancorati in difesa, Behrami atterra chiunque gli passi vicino, Samir purtroppo si fa ammonire (diffidato, salterà la sfida con l'Atalanta) e le due ali (prima Lasagna e Matos, poi Jankto e De Paul) raramente giocano il pallone in avanti. Entra anche Maxi Lopez, che sfiora un gran gol, ma deve innanzitutto tenere alta la squadra, evitando che finisca schiacciata. La seconda palla gol la crea il Sassuolo, su punizione Politano costringe Bizzarri al riflesso da campione per evitare la capitolazione.
Ecco non ci sono state altre emozioni particolari nella partita, sentitissima da entrambe le squadre, con evidenti smorfie da parte dei giocatori ad ogni tiro fallito o passaggio in avanti non andato a buon fine. I tre punti vanno a casa di Delneri, che tira un sospiro di sollievo e può respirare, grazie ad una vittoria ottenuta sia grazie ad alcuni rientri, ma soprattutto grazie a scelte non facili da fare. Il tridente leggero ha fatto storcere il naso a molti, ma l'idea di chiudersi e ripartire in velocità per colpire un Sassuolo temibile, ma che ha approcciato male la partita, è stata chiara fin da subito. Poi nel secondo tempo l'attacco è stato cambiato in toto per mettere in campo più qualità (Maxi e De Paul) e sostanza (Hallfredsson). Contro l'Atalanta ovviamente servirà una partita diversa, ma sarà anche impostata diversamente, con il probabile ritorno della formazione titolare. Da valutare la situazione in difesa. Alì Adnan sta crescendo e vista l'assenza di Samir sarà al suo posto, in mezzo bisogna a tutti i costi recuperare qualcuno da affiancare a Danilo. Nuytinck non sembra grave, ma difficilmente tornerà in campo subito, più probabile il recupero di Angella.