"Dopo il sorpasso dell'Inter, siamo andati a Genova per vincere. E' questa la mentalità da avere, pensare che ogni gara è dura e che bisogna pensare sempre prima a noi stessi. Marassi è un campo difficile, ma siamo riusciti a portare via i tre punti". Testo e parole di Elseid Hysaj, terzino del Napoli che vola primo in classifica con nove vittorie ed un solo pareggio nelle dieci gare fin qui disputate. Il laterale albanese, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha parlato della crescita mentale della squadra partenopea, capace fin qui in stagione di ribaltare le sfide anche quando sotto di un gol, come a Genoa, ma anche come contro l'Atalanta, la Lazio e la Spal. 

"E' stata importante la reazione dopo il gol dello svantaggio, non siamo andati giù di testa, ma siamo rimasti sereni. Così abbiamo prima pareggiato e poi siamo riusciti a vincere. Era difficile riuscire a reagire di testa, noi invece lo facciamo sempre, anche a Manchester. E' una cosa bella, utile. Nel calcio si può sempre andare sotto di uno o due gol, ma bisogna pensare sempre a recuperare". Dalle rimonte effettuate a quelle quasi subite, con gli azzurri che sono stati bacchettati dal tecnico toscano dopo non aver chiuso la sfida di Marassi: "Sarri si è arrabbiato per il gol di Izzo, abbiamo avuto un po' di amarezza. Potevamo gestire meglio e soffrire meno. Quando succede però devi pensare che si sta sul 3-2, restare tranquilli e portare a casa il risultato".

Vittoria acquisita anche grazie a Dries Mertens ed alle sue prodezze: "E' fortissimo. Dopo la punizione, ha fatto il gol con un tocco. Gli ho chiesto se voleva metter lì la palla, ma si vede che voleva farlo. Meno male che ce l'ho in squadra, ma sarebbe bello anche giocarci contro. Meglio sicuramente averlo come compagno".

Napoli che adesso avrà di fronte prima il Sassuolo e successivamente il Manchester City di Guardiola al San Paolo. Questo il parere sulle due sfide del terzino azzurro: "Il Sassuolo ha giocatori di livello. Berardi mancherà, ma ci saranno altri uomini che avranno voglia di fare bene. Bisogna stare attenti e conquistare i tre punti anche in casa. Il Manchester e la Champions? E' una gara molto importante. Al momento è la squadra più forte d'Europa, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare. Pensiamo prima al Sassuolo, dopo aver vinto penseremo al City". Fondamentale per far bene sarà sicuramente l'apporto del pubblico, con 100 mila persone che spingeranno i propri beniamini: "Già sapevo prima di venire che Napoli aveva dei tifosi molto affettuosi. E' una cosa bella, perché non ti lasciano mai solo. Danno tutti la carica e questo è importante per un giocatore, ti permette magari di fare uno scatto in più".

Infine, riguardo i due obiettivi stagionali, uno personale l'altro di squadra, la chiosa: "Primo gol in A? Speriamo di farlo. Io ci provo, ma non voglio oltrepassare i limiti. Bisogna giocare a calcio, se c'è qualcuno meglio posizionato gliela passo sempre. Lo scudetto? E' una cosa che bisogna provare, non si può immaginare. I tifosi lo meritano e vorremmo regalargli questa gioia. Napoli merita di avere una cosa bella a cui pensare nei prossimi anni".