Nell'anticipo di questo turno infrasettimanale della decima giornata, l'Inter vince contro la Sampdoria per 3-2, grazie alle reti degli ex Skriniar e Icardi, e per una notte si gode la vetta della classifica. Ai blucerchiati non bastano i gol di Kownacki e Quagliarella per sbancare San Siro.
C'è un pò di delusione nelle parole di Marco Giampaolo a fine partita: "C’è da dire che, anche a detta di alcuni dirigenti e giocatori dell’Inter, i nostri avversari abbiano giocato il primo tempo migliore degli ultimi 5 anni. Abbiamo concesso ripartenze in cui la nostra linea è stata costretta ad arretrare sempre: bisogna dare pressione lì davanti, perché se la recuperiamo lì davanti nella nostra area è lungo ad arrivare dall’altra parte. Dopo la partita si è aperta, Kownacki e Caprari sono brevilinei ed esplosivi: alla fine poteva scapparci anche un clamoroso 3-3, sono cambiate le caratteristiche dei giocatori in campo. Ai ragazzi ho detto che stavamo giocando con principi che non erano i nostri: volevo morire al 90′, ma con i nostri principi di gioco".
Il tecnico della Sampdoria si sofferma molto sull'Inter di Spalletti: "Sono stati bravi anche quelli che sono subentrati, però quella è la Sampdoria che voglio vedere: poi puoi anche perdere per merito degli avversari. Non siamo partiti male, abbiamo concesso tante nelle seconde palle e sulle piccole cose che poi spostano l’inerzia di una partita: una buona posizione in campo, sommata ad altri dettagli, fanno perdere fiducia all’avversario. Anche sul primo gol potevamo far meglio, abbiamo perso palla sulla trequarti: l’atteggiamento che la Sampdoria deve avere è quello del secondo tempo. I tre davanti sono determinanti per noi, se si muovono bene loro ci muoviamo bene tutti" In chiusura una battuta sull'ex Skriniar: "E’ un ragazzo silenzioso, che non butta mai via un allenamento: non parla ma c’è, ed è di un’umiltà strepitosa. Un giocatore straordinario".