Il sapore della vittoria nel derby contro l'Hellas Verona, nel segno dell'eterno Sergio Pellissier, porta in casa Chievo Verona un enorme entusiasmo verso il match di mercoledì sera contro il Milan. Alla vigilia di esso ha parlato alla stampa la guida tecnica dei clivensi, Rolando Maran, il quale si è mostrato aperto e disponibile nella conferenza stampa di presentazione al match che vedrà impegnata la squadra veneta in quel di San Siro contro i rossoneri di Vincenzo Montella. Ecco le dichiarazioni dell'allenatore trentino: “Il derby ci ha lasciato il giusto entusiasmo per continuare il nostro percorso. Dobbiamo però dimenticarci in fretta questa partita, dato che già domani ne affrontiamo un’altra molto difficile e contro una squadra che avrà grosse motivazioni”.
Testa al match di domani, ma c'è ancora tempo per fare delle considerazioni a freddo sulla vittoria del derby veronese: “Ad un certo punto, pensavamo di poter controllare la partita senza giocare come sappiamo e lì abbiamo commesso un errore. Loro sono rientrati in partita grazie ad un episodio e, a quel punto, poteva nascere anche una partita negativa. Siamo stati bravi a ripartire, anche se avremmo potuto chiudere la gara prima in modo definitivo”.
In seguito alla breve parentesi legata allo scorso incontro di campionato, si parla della prestazione e dell'atteggiamento da mettere in campo contro i rossoneri: “Dovremo entrare in campo con la testa giusta per cercare di conquistare qualcosa. Dovremo pensare solo alla nostra prestazione, senza pensare di essere più o meno bravi e che i nostri avversari siano più o meno forti di noi. Quello che dico sempre ai ragazzi è che, se non diamo il massimo, diventa difficile essere competitivi contro chiunque. Credo che la squadra non dia priorità alla quantità, andando in campo ed esprimendo concetti di gioco ben chiari. Credo che questo sia stato visto da tutti e che la squadra metta sempre in campo quantità e qualità, perché questo deve fare. Anche contro il Milan servirà spirito di sacrificio, ma anche la volontà della squadra di essere artefice della propria prestazione”.
Ancora Milan sullo sfondo, stavolta si parla però dei differenti momenti vissuti dalle due compagini: “Quando una squadra viene da un periodo non positivo, le motivazioni vengono automatiche. Se invece la squadra sta attraversando un bel momento, deve comunque saper mettere in campo il suo entusiasmo avendo sempre fame: cosa che ci deve caratterizzare in ogni partita. Sono due aspetti che si contrappongono ma, nonostante questo, dovremo fare la nostra gara”.
Si chiude con le ultime scelte ed un pensiero sul navigato Fabrizio Cacciatore, diventato colonna portante della rosa veneta: “Ho ancora più di ventiquattro ore, devo valutare qualche situazione. Sono tutti convocabili, ma qualcuno a qualche acciacco. Sono situazioni che devo valutare fino alla fine. Cacciatore? Per le qualità che ha avrebbe potuto fare molto di più, anche se ha ancora tempo per fare la differenza. Credo che ora abbia raggiunto la piena maturazione e che stia fornendo prestazioni importanti e continue. Lui non deve abbassare la guardia, ci conosciamo da troppo tempo: basta uno sguardo per fargli capire di cosa ha bisogno. E’ un grande professionista è sta giocando bene con grande continuità”.