Nemmeno il tempo di godersi il netto e rotondo 5-0 rifilato al Crotone che la Sampdoria di Marco Giampaolo è già al lavoro in quel di Bogliasco con la testa rivolta alla sfida di domani contro l'Inter di Luciano Spalletti. Neroazzurri che, come i doriani, sono reduci dall'anticipo di sabato che ha dato fiducia ed entusiasmo alla truppa meneghina, seconda della classe a due punti dalla capolista Napoli. Animo piuttosto simile quello dei doriani, che sono con il Chievo di Rolando Maran la sorpresa più bella di questo avvio di stagione: il sesto posto - con una partita ancora da recuperare contro la Roma - fa sicuramente felice il tecnico di Bellinzona, sebbene lo dia poco a vedere come in occasione della mancata esultanza per il gol del tre a zero di Marassi contro i pitagorici.
Un Giampaolo tuttavia visibilmente soddisfatto dei progressi della sua squadra, dal punto di vista mentale prima ancora che del gioco, delle idee messe in mostra prima ancora che dei risultati. La stessa mentalità che il tecnico chiede ai suoi domani sera, in una gara che testerà le velleità europee dei blucerchiati. Dopo la battuta d'arresto, brusca, di Udine, la reazione di personalità e di carattere, sebbene al cospetto dei doriani non ci fosse una delle prime squadre della graduatoria. Domani sera, però, il banco di prova sarà di quelli importanti, forse uno dei più difficili contro una squadra capace di imbrigliare persino il Napoli a domicilio.
Per quanto riguarda l'undici che dovrebbe scendere in campo, un solo dubbio di formazione - almeno per il momento - per il tecnico svizzero, che è alle prese con l'infortunio di Caprari, uscito anzitempo dalla sfida contro il Crotone. Qualora dovesse recuperare, l'ex Pescara agirà alle spalle del duo d'attacco formato da Quagliarella e Zapata, pronto ad approfittare degli spazi che si creeranno alle spalle della mediana interista per innescare i compagni o mettersi in proprio. L'altro dubbio è in mediana, dove Linetty potrebbe essere rilevato da Barreto; Torreira e Praet apparentemente certi di una maglia da titolare, così come il quartetto difensivo che dovrebbe essere composto da Sala, Silvestre, Ferrari e Strinic davanti a Puggioni tra i pali.