Vince ancora la Roma di Eusebio Di Francesco che ringrazia il piede mancino di Kolarov per uscire dal Grande Torino con tre punti in tasca. Una gara non semplice, ma una vittoria che insieme al recupero ancora da giocare contro la Sampdoria di Giampaolo autorizza a pensare in grande. Per il tecnico giallorosso, però, la strada da percorrere è ancora molta e il lavoro da fare tanto.

Queste le sensazioni di Di Francesco a Premium Sport al termine della gara: "Vittoria importante su un campo non facile, non siamo stati velocissimi e precisi nell'ultimo passaggio ma abbiamo quasi sempre tenuto la partita in un campo difficile. Avevamo due difensori centrali fuori, oggi ha giocato Moreno e ha fatto benissimo. Il lavoro paga, si sta dimostrando un giocatore eccellente, ha messo spesso in fuorigioco i compagni insieme agli altri, mi aspettavo un primo tempo difficile perché venivamo da Londra e qualcosina si paga. Non aver giocato con la Sampdoria potrebbe dare svantaggi o vantaggi, siamo ancora dietro. Comunque continuiamo con questa mentalità e applicazione, abbiamo coinvolto tutti i giocatori rendendoli utili alla causa.

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Scudetto? Siete voi gli addetti ai lavori che parlate un giorno di scudetto e l'altro no. Con il Napoli avremmo meritato qualcosa in più e c'eravamo allontanati, oggi no... In Italia ci vuole equilibrio, noi lavoriamo per crescere poi vedremo. Sono contento della crescita costante della squadra, ne parliamo in futuro dello scudetto. Abbiamo avuto un buon atteggiamento anche oggi, non siamo stati pulitissimo con l'ultimo passaggio. Dzeko è stato male tutta questa mattina ma ha voluto giocare, Fazio è rimasto a casa per un problema alla caviglia, io lavoro per far sentire tutti titolari. Kolarov? Può fare di più! (ride, ndr) Ha una mentalità e una padronanza tecnica che mi piacciono molto".

Anche Kolarov, match winner, si allinea al pensiero del proprio allenatore, sempre a Premium Sport: "È inutile parlare di scudetto dopo poche partite, era importante vincere dopo Londra ora abbiamo due partite in casa che dobbiamo vincere. Meglio fuori casa? Non lo perché, io sono qui da tre mesi. Cerchiamo di fare bene anche in casa, è solo una cosa fortuita questa qui, noi giochiamo per raccogliere punti. Leader della Roma? Io cerco di dare sempre il massimo, a volte faccio meglio altre volte no. Sembra che sono qui da due anni, sono stato accolto benissimo, non è importante chi segna, l’importante è vincere. Sono contento, dobbiamo continuare così. Vincere qualcosa? Non lo so, è presto, poi dove arriviamo arriviamo ma è inutile illudersi ad ottobre. Aggettivo per la Roma? Lascio ad altri questo onere".