In pochi in estate si aspettavano di vedere il Milan, dopo otto giornate, in decima posizione, ma questa è la realtà dei fatti. Una realtà che fa male, una realtà che pesa di più dei quasi 200 milioni spesi, ma una realtà che deve essere affrontata. Dopo un mercato faraonico nessuno si aspettava un Milan già pronto per vincere lo scudetto, ma neanche in questa situazione. I rossoneri ieri hanno incassato la terza sconfitta consecutiva e vedono allontanarsi il quarto posto.

Il ko maturato ieri tra le mura di San Siro fa ancora più male dei precedenti per molti motivi: il primo è che era il derby, una delle partite più sentite da tutto l'ambiente rossonero ed è finito con la vittoria dell'Inter per 3-2 in match al cardiopalma nel secondo tempo. 

Una sconfitta che mette a nudo ancora una volta tutte le difficoltà della squadra milanista. 

fonte foto: www.acmilan.com

La partita in un minuto

Nel primo tempo il Milan inizia con un 3-5-2 equivoco, considerando Bonaventura e Suso fuori ruolo e lo spagnolo in evidente difficoltà nel ruolo di seconda punta vicino al portoghese. I risultati si vedono, visto che la prima frazione è solo di marca interista. A questo si aggiunge la stanchezza di Kessie e Biglia, oltre alla solitudine di Andrè Silva, il quale non è stato mai innescato durante la prima frazione di gara. L'unico tiro è quello di Borini al 40esimo, troppo poco.

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Nel secondo tempo Montella inserisce Cutrone proprio per l'ex Atalanta, così da alzare Rodriguez e Borini cambiando sistema di gioco e così avviene la svolta (apparente): i rossoneri agguantano il pareggio, anche Suso migliora nella ripresa, quando viene spostato nel ruolo di mezzala destra, ma così facendo gli uomini di Montella sono risultati troppo squilibrati verso la fase offensiva, garantendo poco quella difensiva.  Grosso l'errore di Rodriguez, un fallo stupido che è costato il rigore che decide la stracittadina. 

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L'analisi

La reazione nel secondo tempo è piaciuta, ma ora servono i risultati perchè la classifica incomincia a farsi complicata: un ko che sancisce un solco netto tra i rossoneri e le avversarie per la lotta alla prossima Champions League, ma soprattutto i rossoneri hanno gli stessi punti del Chievo con squadre come Bologna, Sampdoria e Torino davanti in classifica. Troppo.

Una sconfitta che brucia, che lascia l’amaro in bocca nell'ambiente rossonero. Vincenzo Montella ha scelto una formazione sbagliata, con molti giocatori fuori ruolo, nel secondo tempo ha cercato di porre rimedio, ma una cosa è chiara: il Milan ha perso il derby di ieri sera nel primo tempo, perché quando si regala una frazione di gioco poi risulta difficile vincere la partita. Questa, purtroppo, è una costante. I rossoneri non riescono mai ad esprimersi sullo stesso livello durante tutto l'arco dei 90 minuti.

L'Inter è stata più continua e più squadra per tutta la gara, dimostrando come la squadra milanista non è ancora ai livelli dei cugini. Male i singoli: Bonucci sembra l'ombra di sé stesso, Romagnoli in grandissima difficoltà ed anche Biglia non si è ancora espresso sui propri standard. 

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Nonostante il 3-5-2 dei rossoneri continui a non convincere, il sistema di gioco non verrà cambiato in attesa di miglioramenti che tardano ad arrivare. Una cosa è certa: il Milan ha buttato via la prima parte della stagione e, si spera, che non sia fatale a Maggio. 

Siamo solo a metà ottobre e sì, l'annata calcistica ha preso una brutta piega per il Milan, ma non è ancora compromessa del tutta. Ora è arrivato il momento della svolta, quella vera.