E' un Napoli da sogno. Gli azzurri di Maurizio Sarri espugnano per la seconda volta in stagione l'Olimpico, battono la Roma di Eusebio Di Francesco e ringraziano il gol di Lorenzo Insigne, che dopo venti minuti decide la sfida. Il solito Napoli nel primo tempo e nella prima parte della ripresa, incapace però nel chiudere la sfida e lasciare la porta aperta nel finale al ritorno dei capitolini. Fazio sfiora il pareggio, esalta i riflessi di Reina, poi è Dzeko a far tremare i napoletani nel finale, ma senza fortuna. Il Napoli fa otto, allunga sulla Juventus (+5) e vola a +9 sulla Roma.
Di Francesco conferma Nainggolan alle spalle di Dzeko, in marcatura a uomo su Jorgihno. Perotti e Florenzi ai suoi lati con Bruno Peres e Kolarov terzini. De Rossi con Pellegrini a completare la mediana. Solito undici per Sarri, con Mertens centravanti e Callejon ed Insigne ai lati. Hamsik con Allan accanto a Jorginho. Koulibaly ed Albiol centrali davanti a Reina.
Non c'è fase di studio all'Olimpico, con la Roma che approccia meglio alla contesa. Buona l'intensità della squadra di Di Francesco in fase di non possesso, che non consente al Napoli di prendere in mano le redini del gioco e dettarne i ritmi. Poche tuttavia le occasioni da rete, nonostante il predominio territoriale dei capitolini: Dzeko fatica a trovare spazio tra i centrali partenopei, mentre Florenzi e Perotti non hanno mai la possibilità di puntare i diretti rivali. E' il centrocampo a fare la differenza, con Nainggolan abile a cucirsi gli spazi vitali alle spalle della mediana napoletana: il belga da il là ad un paio di buone iniziative, culminate però soltanto con un paio di corner mai pericolosi. Al quarto d'ora la squadra di Sarri si scuote, riuscendo per la prima volta a trovare Jorginho nel ruolo di direttore d'orchestra: ne beneficia tutta la squadra, che sale di colpi e d'intensità, riuscendo a creare le prime occasioni da rete. Hamsik innesca il taglio di Insigne, che di testa appoggia per Mertens il cui sinistro è preda di Alisson.
E' il preludio al gol, che arriva qualche minuto dopo, al 21': Mertens si ritaglia lo spazio al limite dell'area, vede il taglio di Insigne che non controlla; De Rossi, inopinatamente, tocca all'indietro proprio per il Magnifico, chiudendo la triangolazione e fornendo al napoletano l'occasione, sul primo palo, di battere Alisson per il vantaggio ospite. La Roma accusa il colpo, perde fiducia ed entusiasmo e la seconda metà di frazione è tutta di marca azzurra. Mertens sfiora il gol di testa, Insigne il raddoppio con un destro deviato da Kolarov in angolo. Il Napoli legittima, è padrone del campo e non soffre nulla dalle parti di Reina; i padroni di casa provano a sbilanciarsi, offrendo però il fianco alle ripartenze degli ospiti, abili nel pressare alti e recuperare immediatamente la sfera in fase di uscita dei giallorossi. Nel finale ancora Insigne prova la serpentina in area, ma viene chiuso al momento di battere a rete poco prima dell'intervallo.
Nemmeno il tempo di riposizionarsi in campo che il Napoli è già pericoloso e vicino al raddoppio: l'azione si sviluppa sulla sinistra, prima che Mertens apra il gioco per Allan, il quale scarica per Callejon; taglio profondo di Hamsik, che però non trova la deviazione vincente sull'assist dello spagnolo. Dzeko prova a mettersi in partita provandoci di sinistro dal limite, ma non inquadra lo specchio della porta; stessa conclusione di Kolarov, l'esito non cambia. I partenopei sembrano in controllo della gara ed iniziano a rallentare i ritmi della gara, mentre la Roma non riesce a dare la scossa al suo fraseggio, riuscendo di rado ad alzare il baricentro dell'azione e rendersi pericolosa. Un infortunio di Manolas in uscita, complice un problema muscolare, rischia di compromettere la sfida, ma Mertens, dopo averlo derubato della sfera in area di rigore, lo grazia aprendo troppo il piatto destro. Gli azzurri approfittano dell'inferiorità numerica prima del cambio di Fazio per aggredire gli spazi e sfiorare il raddoppio con Hamsik, il cui destro sull'assist di Callejon è fiacco e centrale.
Il Napoli controlla, è padrone del campo, ma non chiude la sfida: Mertens è impreciso dal limite, mentre il destro incrociato di Callejon viene murato da Kolarov. Le occasioni sprecate danno morale alla Roma, che si rivitalizza improvvisamente e si sbilancia: Insigne, in contropiede, calcia dal limite ignorando Callejon sulla destra. Dalla parte opposta è Fazio, di testa, a girare sul primo palo, ma Reina si supera deviando sul palo. Sarri spezza il ritmo romano inserendo Diawara e Zielinski al posto di Jorginho ed Hamsik leggermente sulle gambe ed a corto di fiato, anche se la sua squadra fatica e soffre l'impeto delle avanzate dei padroni di casa. Di Francesco si gioca la carta Under, oltre a Gerson, ma il turco non riesce mai a cambiare passo; è invece Perotti l'unico a creare scompiglio nella difesa partenopea, sull'asse con Kolarov sulla sinistra: sugli sviluppi di un angolo dalla destra del serbo, Dzeko gira di testa, sfiorando la parte alta della traversa di Reina a cinque dalla fine.
Il Napoli si vede di rado in ripartenza, sull'asse Rog-Hysaj: il croato serve Insigne a rimorchio, Bruno Peres salva sul suo diagonale. I cinque minuti di recupero sono un assedio della Roma, ma i partenopei riescono in possesso palla a tenere i capitolini lontani dalla propria area di rigore. L'ultima occasione è per Under, sul sinistro, imbeccato da Kolarov: il mancino del turco è però debole, centrale tra le braccia di Reina. E' l'ultima emozione della gara. Al triplice fischio di Rocchi si scatena la festa del Napoli, primo della classe con otto vittorie in altrettante partite.