Kalidou Koulibaly crede nello scudetto, ma senza pressioni. Intervistato da Il Mattino, il roccioso difensore del Napoli ha parlato dell'attuale momento di classifica: "Certo che crediamo nello scudetto" - ha detto - "Ciò che conta è battere la Roma adesso. L’obiettivo è questo. Noi più forti? Non lo so, ma io mi diverto tanto a giocare in questo Napoli. L’esperienza migliore sotto questo aspetto".

Parole di ammirazione per la fantastica creatura partenopea, in assoluto una delle rose esteticamente più belle d'Europa ed, attualmente, tra le più prolifiche. Primo autore di tale miracolo calcistico, non può che essere Maurizio Sarri, tecnico-rivelazione che in due anni ha trasformato la claudicante creatura vista sotto la gestione Benitez in una macchina da guerra: "Sarri è geniale - ha detto Koulibaly parlando proprio del suo allenatore - vede cose che altri non vedono. Ti fa capire quanto nel calcio nulla può e deve essere imprevedibile. E’ uno studioso. Qualsiasi domanda tu gli faccia, lui ha sempre una risposta. Ed è sempre giusta. Ti aiuta a pensare come squadra e non come singolo. Quando è arrivato mi ha detto: se fai come ti dico, diventerai un giocatore importante. E io ci sto provando, ma so che posso ancora migliorare. Con Sarri il calcio è matematica, insomma".

Obbligato, inoltre, il passaggio sul prossimo big match contro la Roma: "Ho sempre visto la Roma come una grande squadra, per questo non prevedo una partita facile. Duello tra me e Dzeko? Non soltanto. Se non siamo squadra rischiamo di perdere, al contrario verrà più facile vincere. Io posso anche fermare Dzeko, poi fa gol un altro ed è finita. Tra i giallorossi temo comunque Radja Nainggolan: è  come me, lotta per novanta minuti, non molla mai. Fa gol. Grande giocatore, completo. Come difensore, invece, mi piace molto Manolas" conclude Koulibaly.