Tra Napoli e Slovacchia Marek Hamsik alza l'asticella dei suoi obiettivi stagionali, personali e soprattutto di squadra. Dallo Scudetto alla qualificazione agli spareggi per il Mondiale 2017, dove gli slovacchi potrebbero trovare anche l'Italia di Giampiero Ventura. Il capitano degli azzurri è intervenuto nella serata di ieri ai microfoni del portale Sport.Aktuality, tornando dapprima sul gol al Cagliari, primo della sua annata, che ha spianato la strada ai partenopei verso il settimo successo di fila in campionato. 

"Col Napoli abbiamo avuto un ottimo avvio in campionato, con sette partite e sette vittorie. Siamo ovviamente contenti per questo inizio, adesso però penso alla nazionale. Il gol? Si, mi mancava e sono contento che sia arrivato, ma non penso al record di Maradona. Ho una stagione intera davanti, non credo sia un problema". Riguardo la squadra campana, il parere del centrocampista slovacco sulla mentalità che ha infuso mister Sarri, prima di voltare lo sguardo al trittico di gare che attende i suoi: "Il mister ci ha dato un'identità, stiamo lavorando da tre anni e credo sia arrivato il momento per vincere. Dopo la sosta delle nazionali avremo un blocco difficile con Roma, Manchester City ed Inter, vedremo come si metterà dopo queste partite". Infine, prima di spostare l'attenzione sulla Slovacchia, una battuta ancora sugli azzurri: "Il Napoli più forte in cui ho giocato? Sicuramente si. I cambi? A volte Sarri mi ha cambiato per preservarmi o anche perché giocavo male, ma ora va bene, lo accetto. L'importante è che la squadra vinca".

Slovacchia che, adesso, è attesa dalla difficile trasferta in terra di Scozia. Il 3-0 dell'andata non fa dormire sonni tranquilli agli slovacchi, secondi in classifica dietro l'Inghilterra ma tallonati sia dagli scozzesi - i quali meditano il sorpasso - e dagli sloveni. Un pareggio potrebbe essere sufficiente per mantenere intatto il secondo posto e guardare con fiducia verso l'ultima sfida interna contro Malta, ma Hamsik teme molto la trasferta in terra di Scozia e mette in guardia i suoi: "Hanno cambiato molto dalla gara d'andata. Hanno modificato il roster e hanno cambiato qualcosa tatticamente. Inoltre, giocare lì non è mai facile, quindi sappiamo che dovremmo fare una grande gara per portare a casa il risultato. Dal nostro canto però siamo una squadra rodata, che gioca assieme da tanto e che ha affrontato tante difficoltà. Quindi siamo pronti, spero di non deludere i tifosi che verranno lì". Da un record ad un altro, quello delle 100 presenze con la maglia della Nazionale slovacca: "Sono contento ed onorato ovviamente. Dieci anni fa giocai 10 minuti contro la Polonia, non ricordo molto. Spero possano diventare sempre più, superare Karhan, uno dei miei idoli quando sono arrivato in Nazionale, è un motivo di orgoglio".