Dall'azzurro Napoli al rosso Spagna. José Callejon è riuscito, grazie alle sue prestazioni con la maglia dei partenopei, a convincere Julen Lopetegui, selezionatore della Roja che quest'oggi lo ha convocato per le prossime due sfide della Nazionale maggiore iberica. Una soddisfazione non di poco conto per l'ex Real Madrid, oramai bandiera di un Napoli sempre più vincente. “E’ una giornata bella per me e per la mia famiglia, sono tornato in Nazionale e devo continuare a lavorare così che le cose stanno andando bene” ha detto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli questo pomeriggio, parlando inoltre dell'imminente sfida al Cagliari, oltre che dello stato psicofisico e del rendimento dell'attacco della squadra di Sarri.

"Stiamo trovando il gol con continuità e dobbiamo continuare così. Era importante vincere contro il Feyenoord dopo la sconfitta con lo Shakhtar, è stato un successo meritato. Il gol subito? Ti può mandare a casa, il mister ha ragione ad arrabbiarsi, dobbiamo imparare dai nostri errori e migliorare. Se non prendiamo questi gol il mister è contento, e anche Pepe”. A tal proposito, un paragrafo a parte merita la permanenza all'ombra del Vesuvio del portiere connazionale: "E’ importantissimo per noi dentro e fuori dal campo. Con la sua esperienza dà tanto ai più giovani e anche a noi. Lo dico in ogni intervista: vorrei sempre uno come Reina nella mia squadra”.

Inevitabile non guardare all'infortunio di Milik della scorsa settimana ed al tema più caldo di questi giorni, ovvero la sua possibilità di spostarsi al centro e dare fiato a Mertens come falso centravanti: "Siamo tutti dispiaciuti, Arek è un ragazzo umile e lavoratore. È giovane, avrà tempo per dimostrare tutta la sua forza. Speriamo di rivederlo presto in campo. Ho giocato da centravanti in carriera, provo a farlo, nel caso sarei pronto, come sempre. L’ho detto al mister: sono pronto a giocare in qualsiasi ruolo con lui, anche come terzino, anche sinistro! Dobbiamo dare tutti un po’ di più dopo l’infortunio di Arek”.

Spostando lo sguardo al recente futuro, un parere anche sulla sfida al Cagliari, da non sottovalutare affatto: “Si gioca dopo la Champions, prima della sosta e alle 12:30: sono situazioni difficili, ma giocheremo come sempre, tenendo noi il pallone e provando a portare la vittoria a casa. L'orario? Fa più caldo, non sei abituato a quest’orario, devi pranzare alle 9 del mattino ed alcuni lo fanno anche con la pasta. Le gambe non hanno la stessa brillantezza, qualsiasi giocatore può dirlo”.

Ed infine, sull'inizio roboante di campionato e sulle potenzialità del Napoli di lottare per lo scudetto, la chiosa: “Siamo consapevoli di essere una squadra forte, dobbiamo stare lì in alto, ogni gara sarà difficile ma dobbiamo continuare così. Scudetto? Manca ancora tantissimo, il campionato è lungo ed è appena cominciato. Tante squadre stanno facendo bene e altre miglioreranno, il nostro compito è lavorare al massimo per restare in alto e giocarcela fino alle ultime partite”.