Il Torino per averlo ha sborsato ben 15 milioni di euro, non spiccioletti. E' stato l'acquisto più costoso della storia del club granata, segno evidente che il presidente Urbano Cairo ed il direttore sportivo Gianluca Petrachi hanno puntato ciecamente sull'ex attaccante del Milan M'Baye Niang, ma il calciatore francese fino a questo momento non ha ripagato la fiducia mostratagli dalla società piemontese.
Anche l'allenatore del Toro, Sinisa Mihajlovic, stravede per lui. L'acquisto del classe 1994 ha consentito al serbo di poter lavorare con il modulo 4-2-3-1, avendo a sua disposizione due fantasisti da impiegare sugli esterni, Iago Falque ed appunto Niang, ed un terzo, il suo connazionale Ljajic, appena dietro alla prima punta, l'inamovibile Belotti, libero di accendere la luce ed innescare il Gallo a proprio piacimento. Il francese, impiegato sulla destra, avrebbe il compito di fluidificare la manovra offensiva lungo l'out di sua competenza, formando con De Silvestri (o Ansaldi) la catena di spinta sulla fascia. Ad oggi, però, si son visti solo pochi, pochissimi sprazzi del francese, che sembra non aver ancora trovato la sua giusta dimensione nella nuova realtà granata.
Fase di rodaggio prolungata per l'ex Milan, che in quattro presenze fino ad ora collezionate ha messo insieme la miseria di un solo assist, senza trovare mai la via del gol. Prestazioni tutte al di sotto della sufficienza. A tratti, pare essere un pesce fuor d'acqua, vagabondando per il campo senza trovare la giusta posizione sul rettangolo di gioco. Va detto, che ad incidere è anche la sua condizione fisica, non di certo ottimale. Niang non ha svolto la preparazione al meglio con il Milan, quindi ora sta pagando dazio rispetto ai suoi compagni. A Torino, di colpo, si è ritrovato ad essere titolare, scaraventato da Mihajlovic sempre nell'undici titolare. Non avendo i 90' minuti nelle gambe, il più delle volte si è dovuto gestire, risultando avere un rendimento nettamente al di sotto delle aspettative.
Contro l'Hellas Verona, domenica pomeriggio, potrebbe prospettarsi la prima esclusione per Niang da quando ha indossato i colori granata. Mihajlovic è intenzionato a concedergli un turno di riposo, preferendogli uno tra Boyè e Berenguer, non cambiando dunque sistema di gioco. Poi, ci sarà la pausa per consentire le gare delle Nazionali, manna dal cielo per M'Baye Niang per cercare di ritrovare lo smalto dei suoi giorni migliori.