Bastone e carota, come è giusto che sia. Maurizio Sarri è uomo di poche ma significative parole, ne dovrebbe aver capito qualcosa Nikola Maksimovic in questo anno trascorso alla sua corte con la maglia del Napoli. Poche le partite giocate dal difensore centrale ex Torino da quando si è trasferito all'ombra del Vesuvio, tutte caratterizzate però da una insicurezza di base data soprattutto dalla scarsa continuità di presenza e, di conseguenza, di rendimento. Tuttavia, gli infortuni che hanno tolto dai giochi contemporaneamente Albiol e Chiriches hanno costretto Sarri a lanciare nella mischia prima a Ferrara contro la Spal, poi ieri sera contro il Feyenoord. 

Risposte positive, di carattere ed in parte di qualità, le quali hanno fatto seguito ad una fase di rodaggio - o scongelamento - nei primi minuti della trasferta del Paolo Mazza, nella quale il serbo è apparso decisamente svagato e poco deciso nei contrasti e negli interventi. Con il passare dei minuti però è apparso sempre più convinto e proprio delle sue potenzialità, esaltandosi nell'assalto finale dei ferraresi, prima di confermarsi ieri sera contro il non irresistibile attacco del Feyenoord. Era importante tuttavia dare segnali di un certo tipo al suo tecnico, di fiducia, in vista del futuro e da questo punto di vista Maksimovic sembra averli dati: "Stasera ha fatto una gara di grande livello. Con la Spal ha fatto la prima mezz'ora un po' così. Nel finale c'è stata questa indecisione. Io non chiedo mai di mettere palla sulla bandierina, ma mancavano pochi secondi ed un minimo di pragmatismo serve. Io li esorto sempre a giocare, ma non c'era possibilità di arrivare di là" ha detto Sarri nella conferenza stampa post Champions League, bacchettando il suo centrale per la disattenzione fatale degli ultimi secondi. 

Ciononostante Sarri ha testato con mano la bontà e la validità del suo inserimento in squadra, nei meccanismi sempre più oleati di una squadra che nelle prime dieci gare stagionali ne ha portate a casa ben nove. Inserimento come detto forzato a causa dei malanni che hanno costretto Chiriches ed Albiol ad alzare bandiera bianca nell'ultimo periodo: "Vlad ha avuto dei problemi diversi, alla spalla e poi un colpo ad un piede. Per fortuna solo una contusione. Raul ha un problemino alla schiena, non gli dà buone sensazioni ed era rischioso farlo giocare". Insomma, accanto alle tre certezze rappresentate dalla coppia titolare Albiol-Koulibaly e dalla presenza di Chiriches alle loro spalle, Sarri può iniziare a fidarsi anche dell'apporto del serbo, in ripresa dopo una prima stagione in sordina. 

Motivo per il quale, complice anche le costanti precarie condizioni di Tonelli, anche domenica alla mezza contro il Cagliari Maksimovic dovrebbe scendere in campo in coppia con Koulibaly. La continuità di certo non gli fa male, anzi, può soltanto contribuire positivamente al suo completo recupero psicofisico, anche se il centrale rumeno appare in ripresa ed insidia il posto da titolare del serbo ex granata. Le condizioni dell'ex Tottenham verranno valutate in questi tre giorni che mancano alla sfida, ma la buona notizia è che Sarri, in caso di ulteriori forfait, potrà contare su un Maksimovic sempre più protagonista del ruolo e dei movimenti del suo Napoli.