Era stato buon profeta Giovanni Van Bronckhorst nella conferenza stampa della vigilia quando, accompagnato da Berghius, aveva detto al suo Feyenoord che la condizione principale per uscire indenni dal San Paolo sarebbe stata quella di partire con il piede giusto senza subire gol nei primi minuti. Invece, il piano tattico degli olandesi è durato poco meno di dieci minuti: travolgente il Napoli a Fuorigrotta nei primi minuti, abile nello sbloccare nei minuti iniziali con Insigne prima di legittimare nel corso della sfida grazie alle marcature di Mertens e Callejon. Non solo. Protagonista di serata anche Reina, che rifila un calcio alle polemiche parando un rigore a Toornstra sul 2-0 ma non riesce a salvare l'imbattibilità perché Amrabat al 93' segna il gol della bandiera. Gli azzurri riscattano così la sconfitta inaugurale in terra d'Ucraina e si portano a quota tre in classifica lasciando al palo gli olandesi.
Conferma per Maksimovic per i padroni di casa, al centro della difesa con Koulibaly. Mertens davanti con Insigne e Callejon. Il tecnico olandese deve rinunciare ad entrambe i centrali difensivi e schiera Tapia con St.Juste davanti a Jones. Toornstra al posto di Kramer davanti.
Nemmeno il tempo di posizionarsi in campo che il Napoli è gia pericoloso: Tapia si fa rubare palla da Mertens e lo atterra in area di rigore; c'è il contatto, ma non il rigore per il direttore di gara. Il vantaggio è soltanto rimandato di qualche minuto, perché al settimo fa tutto Insigne: il Magnifico ruba palla sulla trequarti, sfrutta alla perfezione il taglio di Mertens a liberargli lo spazio centralmente e, con un perfetto rasoterra batte Jones. Il Feyenoord si sfalda immediatamente, rischiando nel giro di un paio di minuti di capitolare nuovamente, ma in entrambe le occasioni Hamsik spreca, prima non arrivando sull'assist di Insigne, poi sul filtrante di Maksimovic - sinistro a lato. Dopo una partenza sprint gli azzurri rifiatano concedendo agli olandesi qualche sparuta avanzata: si fa vedere Boetius, ma Reina controlla centralmente il velleitario tentativo; stesso dicasi per Berghius, il cui mancino termina ampiamente a lato.
Il Napoli cala notevolmente di ritmo ed intensità con il passare dei minuti, dando fiato ad un atteggiamento decisamente più aggressivo degli ospiti, i quali alzano il baricentro delle operazioni e mettono in difficoltà il possesso palla dei partenopei. I partenopei provano a scuotersi una volta scollinati oltre la mezzora, con il solito taglio di Insigne per Callejon, ma lo spagnolo sfiora soltanto. Gli errori ed il pochissimo ordine della difesa ospite fanno il resto, anche se la tantissima imprecisione degli avanti azzurri non consente a Mertens e compagni di confezionare l'occasione del raddoppio. Nel finale i padroni di casa provano ad ipotecare l'incontro, sempre al piccolo trotto e senza accelerare più di tanto, ma è Jones a salvare i suoi, opponendosi prima sul destro a giro di Insigne, poi due volte in uscita su Callejon e Jorginho. Infine Hamsik, da posizione defilata su assist di Mertens, sfiora il palo alla sinistra dell'estremo difensore rivale, poco prima dell'intervallo.
Il copione del primo tempo va in scena anche in avvio di secondo. Stavolta non è Tapia, bensì Diks, a servire Mertens tutto solo davanti a Jones: per il belga, in serata tutt'altro che di grazie, è un cioccolatino facile da scartare ed il 2-0 è cosa fatta. La squadra di Van Bronckhorst prova a scuotersi con due conclusioni dalla distanza, di Berghius e Amrabat, ma Reina controlla in entrambe le occasioni centralmente. Il Napoli torna in modalità gestione come nella prima frazione di gioco e, con Callejon e Koulibaly - sugli sviluppi di un corner - sfiora il tris, prima del lob di Mertens che sorvola la traversa dal limite. A metà ripresa l'occasione che potrebbe riaprire la contesa: Collum s'inventa un rigore per gli ospiti per fallo presunto di Ghoulam, ma Toornstra si fa ipnotizzare da Reina che indovina l'angolo e neutralizza.
Il pericolo scampato sveglia i padroni di casa, i quali dopo nemmeno due minuti chiudono definitivamente i giochi: Mertens trova spazio alle spalle della mediana, attira su di sé la difesa e scarica per Callejon, il cui destro è secco e preciso, in diagonale, per il tris azzurro. Nel quarto d'ora finale la squadra di Sarri si rilassa eccessivamente ed è ancora Reina a salire ancora al proscenio con una gran parata, di puro istinto, su Berghius. I minuti conclusivi sono di pura accademia e di gestione, con il Feyenoord che si rintana nella propria metà campo senza abbozzare nemmeno più il pressing, prima del gol vano di Amrabat e del triplice fischio finale che arriva dopo tre minuti di recupero.