Tanta, tantissima sfortuna per Arkadiusz Milik. L'attaccante del Napoli, dopo essere guarito in primavera dal grave infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro dello scorso ottobre, ha subìto ieri, sul finale del pomeriggio ferrarese, il medesimo infortunio, all'altro ginocchio, quello destro. L'emittente televisiva Rai Sport, poco fa, ha aggiornato la situazione circa le condizioni fisiche del centravanti polacco, il quale con ogni probabilità sarà costretto ad una nuova operazione e quindi ad osservare ancora una volta un lungo stop per convalescenza.
Non lascia molte speranze il bollettino medico diffuso dal Napoli, anche se manca ancora una diagnosi ufficiale e definitiva. "Dagli esami effettuati alla clinica Pineta Grande - si legge - per Milik è emersa la possibilità di una soluzione chirurgica. L'attaccante sarà valutato domani a Villa Stuart dal professor Mariani". Pochi i dubbi, c'entrano ancora una volta i legamenti e quindi le possibilità e le speranze di vederlo in campo entro poco tempo sono ridotte ormai al lumicino. Un incubo, che purtroppo ripiomba in Milik, che in questi ultimi dodici mesi ha un nemico in casa chiamata iella.
Ciò amareggia il Napoli, che si ritrova ad affrontare l'emergenza in attacco, avendo come punta centrale il solo Dries Mertens. Ceduto negli ultimi giorni di mercato sia Zapata che Pavoletti, è probabile che la società di Aurelio De Laurentiis richiami alla base Robero Inglese, acquistato a fine agosto, in extremis, dal Chievo, ma lasciato lì in Veneto parcheggiato. Il richiamo però non potrà materializzarsi prima di gennaio, con il Napoli che può sfruttare la clausola 'precauzionale' che aveva concordato con il club veneto, in caso di necessità, e portarlo all'ombra del Vesuvio. L'infortunio di Milik, dunque, rende necessario il passaggio dell'attaccante clivense in Campania, con qualche mese d'anticipo.
Nel frattempo, con ogni probabilità, il ruolo di 'vice Mertens' verrà ricoperto dal giovane Adam Ounas, un altro falso nueve che proverà a trasformarsi in goleador sotto gli insegnamenti del totem Sarri. Problemi dunque per l'allenatore azzurro, considerando anche il fatto che il Napoli si ritroverà a giocare spesso ogni tre giorni a causa degli impegni in Champions League.