Un allenatore si giudica dai risultati. Regola non scritta nel calcio, ma rispettata da più o meno tutti, con rarissime eccezioni. Non si può escludere da questo discorso l'Udinese. Dopo la stagione passata, tanti si aspettavano dei risultati diversi per la squadra di Delneri, che invece è partita malissimo, con quattro sconfitte e una sola vittoria in cinque partite. I motivi si possono cercare un po' dappertutto, scarsa programmazione, una serie di decisioni sicuramente coraggiose, poca attenzione in campo etc... In tutto questo l'allenatorie non può non finire per essere in discussione. La squadra c'è, ha qualità, non è attrezzata per stare a metà classifica, ma per una salvezza non troppo sofferta sì, eppure qualcosa non gira, non funziona, con troppi giocatori fuori forma e che recitano a intermittenza. Che qualcosa non quadri lo si è capito già negli ultimi due giorni di agosto, con la cessione di quello che era il capocannoniere della squadra, ovvero Thereau, e l'innesto di Maxi Lopez.
Delneri stesso in conferenza stampa ha ammesso di sentirsi in discussione: "L'allenatore è sempre in discussione, ci si basa sui risultati. Io sono sereno, lavoriamo bene, non possiamo fare più di così. Dobbiamo cercare di cambiare le cose sul campo, ma nel nostro mondo è l'allenatore che risponde di quel che accade". Queste le sue parole.
Venne preso dopo il disastro Iachini per ridare il concetto di "friulanità" alla squadra e per riavvicinare i tifosi ai propri calciatori. I rapporti infatti si erano fatti molto tesi e, seppur non sia mai mancato l'appoggio del pubblico, i fischi c'erano. Il tecnico di Aquileia ha saputo riportare l'attaccamento per la maglia e la grinta nella squadra. Quest'anno però la magia sembra essere finita, o almeno ci sono più difficoltà, tra giocatori reduci da infortuni gravi, fuori forma o con la testa altrove. Il mister è comunque fiducioso che il lavoro che si sta portando avanti sia quello giusto, perchè comunque la squadra crea, non è più abulica come le prime due giornate. Però ancora di punti ne sono arrivati solo tre e nelle prossime due partite ci sono due gare insidiose con Roma e Sampdoria. Bisogna dunque limare subito gli errori gravi, iniziando a conquistare punti, anche iniziare a pareggiare andrebbe bene, ma non si può sempre perdere, perchè il "virus della sconfitta" poi diventa difficile da debellare.
Stando alle voci di radiomercato, l'Udinese si starebbe cautelando, sondando la disponibilità di altri allenatori. La cosa sembra difficile, anche se un cambio della guardia in caso di altre due sconfitte non diventerebbe impossibile. Potrebbe anche essere lo stesso Delneri, in caso di scenario tragico, a farsi da parte, quest'anno per lui è più difficile far passare un certo tipo di messaggio. I nomi per ora che vengono sussurrati sono quelli di Ballardini e Reja. Due tecnici che negli ultimi anni non hanno raccolto risultati brillantissimi, ma attualmente sembrano i migliori sulla piazza. Siamo comnque ancora alle semplicissime ipotesi. Ci sono ancora due partite per spazzarle via, o per renderle pericolosamente concrete.