Gli esami non finiscono mai. L'assunto è lo stesso per tutti, anche per il Napoli di Maurizio Sarri che salpa alla volta della capitale dove all'Olimpico stasera affronterà la Lazio di Simone Inzaghi. Quattro vittorie in quattro partite giocate, come era da previsione alla stesura dei calendari quest'estate, anche se un conto è programmarle, un altro tramutarle in realtà; i partenopei hanno confermato le previsioni della vigilia, tra molti alti e qualche basso che ha rischiato di compromettere il filotto ed il record di vittorie. Tuttavia, le difficoltà affrontate hanno fatto in modo di compattare la ciurma, di rafforzarne le certezze e di consolidare le velleità di un gruppo che viaggia in una direzione unica.
Adesso, però, dopo aver affrontato Hellas Verona, Atalanta, Bologna e Benevento, è tempo di alzare l'asticella, di misurarsi contro squadre di livello. Anche la Lazio del minore dei fratelli Inzaghi, trascinata da un Ciro Immobile devastante, va a caccia di maturità, cerca conferme dalle partite contro le squadre più blasonate e, dopo aver già battuto la Juventus in stagione, prova a mettere lo sgambetto anche agli azzurri campani. Napoli che scende in campo all'Olimpico forte di una serie infinita di risultati positivi e di quelle nove vittorie che hanno infuso nuovo entusiasmo alla banda sarriana; non solo, conterà anche l'aspetto fisico, con i partenopei che potrebbero aver risparmiato qualcosa in più grazie alle 24 ore di vantaggio nel viaggio europeo di una settimana fa - in Ucraina si è giocato il mercoledì, la Lazio in Olanda il giorno successivo - ed anche tenendo conto del diverso peso specifico degli impegni affrontati domenica in campionato: il secondo tempo di relax nel derby contro i sanniti, in tal senso, potrebbe fornire una marcia in più a gara in corso agli ospiti.
La Lazio è sì reduce da due belle e significative vittorie, ma in entrambe i casi per superare la resistenza di Vitesse prima e Genoa successivamente ha dovuto remare a tutta forza fino al novantesimo. Aspetto che potrebbe condizionare la squadra di Inzaghi, la quale tuttavia proverà a mettere la solita caparbietà in campo per fronteggiare le folate degli avanti napoletani: così come nella passata stagione, quando Hamsik, Mertens, Insigne e Callejon misero a soqquadro una difesa laziale stanca e passiva, anche stasera il Napoli chiede spazio ai biancocelesti, per confermare il primato e presentarsi al meglio alla trasferta non proibitiva di Ferrara contro la Spal.
Le ultime da Castelvolturno
Tutti abili ed arruolati per la trasferta in terra romana in casa Napoli. Sarri ha l'imbarazzo della scelta per quel che riguarda l'undici iniziale, ma non sembra affatto intenzionato a cambiarlo. Squadra che vince non si cambia e, dopo il rotondo sei a zero inferto al Benevento al San Paolo, il tecnico toscano non muove una virgola nello schieramento iniziale. Allan ed Hamsik alfieri di Jorginho, il quale agirà in cabina di regia; Hysaj e Ghoulam sulle corsie laterali in difesa, ai lati di Albiol e Koulibaly. Davanti confermatissimo il tridente delle meraviglie, l'attacco più prolifico del campionato con Mertens centravanti, Insigne a sinistra e Callejon pronto ad approfittare degli spazi che creeranno i due compagni di reparto.
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All: Sarri.