È un Napoli straripante quello che al San Paolo travolge il Benevento con un netto e rotondo 6-0. Risultato in ghiaccio già nella prima mezz'ora di partita, con i campani che con Allan, Insigne, Mertens e Callejon che mettono la vittoria in cassaforte prima dei due gol del belga su rigore nella ripresa. Gara senza storia, con i sanniti mai in partita che giungono alla quarta sconfitta di fila, la prima senza diritto di replica. Napoli che invece risponde a Inter e Juve, scaccia i fantasmi del post Champions e firma il record di nove vittorie di fila in campionato. Ora la Lazio.
Sarri sceglie i titolarissimi, confermando Hamsik in mediana con i rientri di Allan e Jorginho. Mertens centravanti, Milik in panchina. C'è Armenteros in attacco per i sanniti con Coda, mentre a centrocampo giocano Chibsah e Viola.
Nemmeno il tempo di posizionarsi in campo che il Napoli preme immediatamente sull'acceleratore, senza dare possibilità al Benevento di entrare in partita. I sanniti sbagliano in pressione su Allan, che crea superiorità ed in tap-in, dopo il destro deviato da Belec su Mertens, fa 1-0. Il vantaggio non scuote gli ospiti e soprattutto non appaga i partenopei, che sulla sinistra, sull'asse Ghoulam-Insigne, confeziona l'azione del gol del raddoppio: l'algerino trova il Magnifico all'interno dell'area; stop e conclusione di prima, a giro, sono impeccabili. Poco meno di un quarto d'ora e la gara è già in archivio. Il Benevento mette raramente la testa fuori dal guscio, mentre la squadra di Sarri rallenta i ritmi della contesa, senza però togliere le mani dal volante: Callejon imbecca Hamsik a centro area, ma la girata di testa dello slovacco è centrale.
Il tris è rimandato soltanto di qualche minuto: Insigne pennella con il classico taglio al centro, ma stavolta dall'altra parte dell'arcobaleno c'è Mertens, che anticipa Belec e fa 3-0 al 27'. La valanga azzurra non si ferma ed il Benevento crolla definitivamente: Insigne e Ghoulam dilagano sulla sinistra, il mancino dell'algerino è perfetto per il sinistro di Callejon che completa la festa del tridente offensivo. Il poker soddisfa i padroni ed il pubblico di casa, mentre gli ospiti si limitano a qualche iniziativa personale del tutto innocua di Armenteros. Poco prima dell'intervallo sono Ghoulam ed Hamsik a provarci, direttamente da calcio d'angolo e da fuori area, ma Belec smanaccia evitando la figuraccia, mentre Mertens spara alto da pochi passi.
Il tema della gara non cambia nella ripresa, anche se il piglio del Napoli non è chiaramente quello del primo tempo. Ciò nonostante i partenopei continuano a macinare gioco e creare occasioni da rete, soprattutto con Callejon, che per due volte si vede respingere le sue conclusioni da Belec. Il quinto gol è soltanto questione di tempo, ed arriva al ventesimo con Mertens su rigore conquistato da Giaccherini: il belga incrocia, Belec sfiora ma non trattiene.
Nei venti minuti finali si vede anche Ounas, all'esordio stagionale al San Paolo in gare ufficiali. Chi non si vede mai è invece la squadra di Baroni, la quale stenta a scuotersi e proporre trame degne di tal nome, e resta costantemente in balia delle iniziative dei partenopei. Nel finale di gara tutti gli interpreti vanno a caccia della gloria personale, da Hysaj in transizione dalla distanza, a Mertens ed Ounas, ma senza fortuna né precisione. La gara si trascina verso il triplice fischio finale stancamente, fino all'accelerazione di Ounas che vale il secondo rigore: sempre il belga dal dischetto, sempre incrociando per il 6-0 finale. Nei minuti finali le squadre rifiatano in vista degli impegni infrasettimanali: Napoli che farà visita alla Lazio, Benevento invece in casa contro l'altra romana.