È stata un'altra Udinese, una squadra più compatta e decisa rispetto a quella vista contro Chievo e SPAL. I cambi effettuati da Delneri hanno ridato freschezza al gioco, che palesa comunque ancora qualche limite, come nella ripresa, quando i friulani non sono riusciti a chiudere una partita che poteva essere riaperta dall'espulsione di Pezzella.
Scuffet 6 - Non deve compiere quasi alcuna parata. Una sola respinta in avvio di ripresa, poi un tuffo miracoloso su un'occasione genoana, ma l'arbitro aveva fischiato fuorigioco. Per il resto, per una volta il portiere vivrà una settimana tranquilla.
Stryger Larsen 6,5 - Voto alto perchè, calcolando che ha fatto tre allenamenti in croce con i compagni, si trova perfettamente con gli altri difensori e dal suo lato non si passa. Meno incisivo in avanti, anche se De Paul non sembra aiutarlo molto.
Danilo 6,5 - Sempre puntuale e preciso nelle chiusure. In un ora di gioco, Galabinov gli sfugge solo una volta, su un cross però troppo veloce per essere sfruttato. Soffre un po' di più quando c'è in campo Lapadula, ma Nuytinck lo aiuta sempre.
Nuytinck 7,5 - Uomo partita, ci sono pochi dubbi. In difesa giganteggia non facendo passare nessuno dalle sue parti e andando a metterci una pezza nelle zone in cui i suoi compagni sono in difficoltà. Anche in questa partita fa vedere il suo peso anche in attacco, centrando il palo che permette a Jankto di insaccare un facile tap-in.
Samir 6 - Del reparto è sicuramente quello più in difficoltà. Delneri dice che sta bene, ma non sembra. È decisamente meno lucido del solito, il Genoa preme di più dalle sue parti, ma comunque il brasiliano non commette errori particolari. Semplicemente non riesce ancora a rimettere in mostra le grandi qualità fatte emergere l'anno scorso. (Pezzella 4 - La sua partita dura un minuto. Porta palla, sbaglia il passaggio e nella foga falcia l'avversario che aveva preso la sfera. Errore di gioventù che Delneri ha già perdonato, resta il fatto che ha rischiato di mettere in serio pericolo i tre punti.)
Behrami 6,5 - Fa da metronomo tra difesa e attacco, mettendo in mostra il tempereamento che lo ha reso un giocatore celebre in tutta Italia nelle sue esperienze al Napoli e alla Fiorentina. Sa anche gestire il pallone quando la situazione inizia ad essere complicata, cosa che manca da queste parti. Prende un giallo dopo neanche mezz'ora (decisione dubbia visto che entra sul pallone), poi rischia il secondo nella ripresa per un' entrata bomba su Biraschi (anche qui decisione dubbia, l'entrata è brutta, ma Valon prende la palla in pieno). Dà equilibrio alla squadra.
Lasagna 6,5 - Defilato gioca molto meglio che nel cuore dell'area, che non sembra essere proprio il suo habitat naturale. Si trova ottimamente con Maxi Lopez, che gli crea gli spazi per rendersi finalmente pericoloso, dopo due partite di nulla assoluto. La sua crescita probabilmente dipenderà dall'affinità con la prima punta.
Jankto 6,5 - Partita non partircolarmente appariscente, ma sicuramente al centro ha mostrato netti miglioramenti rispetto a quando viene messo sulla fascia. Prontissimo a insaccare con un tocco rapidissimo il tap in vincente, manca clamorosamente il secondo dopo una respinta di Perin. Corre molto e, quando può, torna a far vedere qualche inserimento. Speriamo si sia capito una volta per tutte che deve stare in mezzo al campo e non sugli esterni. (Hallfredsson 6 - Entra in campo e l'accoppiata con Behrami serve a creare una diga impenetrabile davanti a una difesa che inizia a scricchiolare. Come al solito è sempre presente quando bisogna recuperare il pallone, ma già ha problemi a gestirlo quando il terreno è in perfette condizioni, figuriamoci quando è zuppo come in questa partita)
Barak 6,5 - Come Jankto non effettua giocate partircolarmente appariscenti, ma è impressionante come, appena arrivato in Italia, si sia già abituato allo stile di gioco del Belpaese. Gioca sempre il pallone nel modo giusto, evita di strafare e capisce anche subito quando i suoi compagni sono in difficoltà, andando a conquistare secondi preziosi difendendo palla sulla bandierina già dall'83'. Non riesce a mettere in mostra purtroppo le sue capacità balistiche. Fofana resta probabilmente il titolare, viste le qualità, ma questo ceco può essere un'alternativa preziosissima in mezzo al campo, visto che Delneri fa grande affidamento sulla zona nevralgica del campo.
De Paul 6 - Il meno in palla del centrocampo/attacco dell'Udinese. Forse a causa dell'addio di Thereau, si mette in testa di dover risolvere da solo qualsiasi situazione. La cosa non lo ripaga proprio sempre. Spesso con i suoi dribbling mette in piedi ottimi presupposti per una buona azione ma poi, anzichè passarla, continua a puntare avversari su avversari. Anche l'intesa con Stryger Larsen è tutta da trovare. Resta comunque l'unico giocatore in grado di saltar l'uomo e far salire la squadra palla al piede e nel primo tempo si nota.
Maxi Lopez 6,5 - Primo impatto assolutamente positivo dell'argentino con la nuova realtà. Non si rende mai pericoloso con tiri o colpi di testa (e per questo si prende mezzo voto in meno), ma effettua un fondamentale gioco di sponda e crea tanti spazi per gli inserimenti dei trequartisti. Deve ancora trovare la forma fisica perfetta, ma la strada è quella giusta. (Alì Adnan sv - Entra in campo a causa dell'espulsione di Pezzella. Pronti via e si fa saltare come un birillo rischiando di lasciare al Genoa una palla gol importante. Poi si disciplina e fa il suo nei dieci minuti finali.)
Delneri 7 - Partita tatticamente perfetta. Sa che per contenere il Genoa bisogna mettere sotto pressione i tre centrali difensivi e quindi mette in campo giocatori freschi in mezzo, pronti a pressare sempre alti nella metà campo avversaria. Il primo a far pressione è sempre Maxi Lopez, sintomo anche di come ora i giocatori ragionino più da squadra. Mette i giocatori finalmente nel proprio ruolo e a giovarne di più è Jankto, che in mezzo torna a far vedere le buone cose mostrate la scorsa stagione. L'espulsione di Pezzella probabilmente nel finale gli rovina un po' i piani, visto che stava facendo scaldare con insistenza Bajic, ma è un errore di gioventù che può succedere. Dichiara che d'ora in poi non ci sarà un undici titolare fisso, staremo a vedere, quel che è certo è che l'Udinese che ha giocato col Genoa la pagina l'ha veramente voltata.