Rotta su Kharkiv, sull'Ucraina, senza voltarsi indietro. Questo il monito prefissatosi da Hamsik e soci, consapevoli che la stagione è appena agli albori e nulla è ancora stato fatto. Eppure, guardando a quanto accaduto fin qui, il Napoli si lascia alle spalle una scia di successi - cinque di fila tra preliminari di Champions (Nizza andata e ritorno) e Serie A (Verona e Bologna in trasferta, Atalanta in casa) - che rappresentano un bel bottino ed un ottimo viatico per il prosieguo dell'annata. Adesso, tuttavia, al cospetto della truppa di Maurizio Sarri c'è l'ostacolo Shakhtar Donetsk, con gli ucraini pronti a mettere i bastoni tra le ruote ai partenopei ulteriormente lanciati dal successo, difficile ma da grande squadra matura, confezionato ieri nell'ostica trasferta di Bologna. 

Iniziare con il piede giusto anche in Champions League, così come fu fatto un anno fa nella vicina Kiev, rappresenterebbe il modo migliore per approcciare il cammino europeo e puntare con forza e vigoria alla qualificazione agli ottavi di finale, obiettivo minimo oramai dichiarato degli azzurri. La vittoria di Bologna, ottenuta non sciorinando il solito calcio spettacolo bensì con maturità e cinismo, ha infuso ancor più entusiasmo e fiducia nell'animo della banda Sarri, con Reina nelle vesti di capopopolo che nello spogliatoio del Dall'Ara avrebbe caricato tutti con un eloquente "adesso non fermiamoci più"

L'aspetto che preme maggiormente nella testa di Maurizio Sarri è archiviare il prima possibile la parentesi felsinea, dove le precarie condizioni di alcuni interpreti e la foga agonistica dei padroni di casa nel primo tempo hanno rischiato di compromettere l'esito della contesa, lasciandola in bilico fino alle giocate dei fuoriclasse partenopei. In Ucraina non basterà questo, serviranno concentrazione e gamba differenti, ma la sensazione è quella che, inconsciamente, la sfida del Dall'Ara sia stata impostata in tal senso, provando a risparmiare qualcosa sia dal punto di vista fisico che mentale, riuscendo infine a condurre in porto la gara e conquistando i tre punti. 

Inoltre, iniziando a dare uno sguardo a quelle che potrebbero essere le scelte di Sarri, il quale ieri sera potrebbe aver sperimentato l'undici titolare, qualche dubbio risiede nelle condizioni fisiche di Jorginho ed Hamsik, apparsi poco brillanti ed in debito di ossigeno e lucidità nella fase di impostazione. In una gara dove serviranno invece presumibilmente fisico, dinamismo e tanto agonismo, la duttilità e la freschezza di giocatori come Diawara, Zielinski e - perché no - Rog, potrebbero dare quel quid in più al centrocampo azzurro per contrastare la verve dei padroni di casa ucraini. Per quanto possa fare la gara, il Napoli mercoledì sera dovrà necessariamente essere pronto anche a difendersi per ripartire in contropiede, dove la velocità ed il talento di Mertens ed Insigne, uniti agli inserimenti di Callejon, potrebbero far saltare il bunker ucraino. 

Dimenticare immediatamente la vittoria di Bologna per puntare dritti alla qualificazione Champions League. L'obiettivo è dichiarato, Sarri è stato fermo e chiaro con la squadra. Archiviarla il prima possibile potrebbe inoltre consentire agli azzurri di spostare le attenzioni sul campionato, dove i pericoli sono all'ordine del giorno e perdere punti adesso potrebbe risultare fatale in ottica rincorsa allo Scudetto.