Buon esordio del Cagliari alla Sardegna Arena. Nel nuovo stadio, costruito in appena sei mesi, i rossoblu metto infatti KO il Crotone, non brillando sempre sotto il profilo del gioco ma dimostrandosi cinici al momento giusto. Avanti grazie ad un goal di Sau, imbeccato da un guizzo di Joao Pedro, i sardi controllano nella restante parte di primo tempo, rischiando poco nella ripresa e sfiorando il goal con il dieci brasiliano. Insufficiente, invece, il Crotone di Davide Nicola, poco pericoloso in fase di manovra offensiva e spesso sorpreso durante i ripiegamenti difensivi, al momento cioè di impedire le ripartenze avversarie. Gli Squali, dunque, avranno di che lavorare. 

Padroni di casa che scendono in campo adottando il consueto 4-3-1-2 e smentendo le voci della vigilia che volevano una diversa disposizione tattica: davanti a Cragno, poche sorprese in difesa, con Padoin, Andreolli, Pisacane e Capuano nella linea a quattro. Nella zona centrale del campo, Cigarini, affiancato dalle mezz'ali Barella e Dessena, uomo-simbolo preferito a Ionita forse per l'unicità della sfida di oggi. Dietro Marco Sau e Pavoletti, poi, Joao Pedro. Solito 4-4-2 anche per gli ospiti, che si affidano al tandem Trotta-Budimir in avanti. Ceccherini e Cabrera dietro, incaricati di proteggere l'esperto Cordaz. Ai loro lati, Sampirisi e Martella, pronti a sovrapporsi agli esterni di centrocampo Rohden e Stoian, mattatore sardo. Completano l'undici di Nicola, infine, Mandragora e Barberis.

Sfida inizialmente molto equilibrata, con le due formazioni che lottano molto in mezzo al rettangolo di gioco. Costruendo di fatto poco nel primo quarto d'ora, a battere un colpo per primo è il Crotone, con Rohden che all'ottavo impegna Alessio Cragno proponendo un discreto tiro. Quattro minuti dopo, invece, ci prova in maniera sbilenca Dessena, che non approfitta di un buon pallone lavorato in area da Leonardo Pavoletti, incisivo fin dai primi istanti di frazione. Al 14' discreta incursione di Stoian, che di esterno non riesce però a servire i compagni in area. Lentamente, comunque, il Cagliari sale e prende nelle proprie mani il pallino del gioco, stazionando spesso al limite dell'aria crotonese. 

Al 21' bel tiro di Barella sugli sviluppi di un corner, Cordaz para però senza problemi. Tre minuti dopo ancora Cagliari in avanti, quando è Pavoletti a colpire ottimamente di testa trovando la miracolosa risposta del portiere avversario. L'atteggiamento compatto del Crotone favorisce dunque il gioco rossoblu, con gli uomini di Rastelli spesso pungenti e pericolosi. A due dalla mezz'ora, sempre spingendo sull'acceleratore, buona incursione di Barella, che proponendo un cross in mezzo quasi porta Cabrera all'autogoal, deviando il pallone che scivola, lentamente, fuori campo. Il tanto spingere alla fine premia i padroni di casa, che al 33' e grazie ad una buona trama si portano meritatamente in avanti, festeggiando la prima rete alla Sardegna Arena del folletto Marco Sau, bravo a battere Cordaz uno contro uno.

E' il giusto merito, per il fantasista e per la squadra tutta, che dopo trentatre minuti di discreto calcio riesce a superare il Crotone, troppo insufficiente sotto il profilo della costruzione di gioco. Nell'occasione considerata, si conferma particolarmente in forma Joao Pedro, che imbecca Sau dimostrando il suo ottimo stato di forma. Il numero dieci di casa, si ripete infatti al 36', battendo Cordaz con un colpo sotto ma vedendosi annullato il proprio goal a causa di un a posizione irregolare. Poco male, comunque, per i sardi, che controllano senza problemi fino al duplice fischio di Doveri.

Secondo tempo che vede un Crotone più intenso, con Nicola molto probabilmente autore di un discorso motivazionale negli spogliatoio. Al 52' ci prova Budimir, Cragno sventa tutto in uscita mettendo in corner. E' una buona manovra, seppur poco pungente, quella degli squali, che non riescono però a marcare l'eventuale pari. All'ora di gioco, le emozioni latitano: il Cagliari riesce a gestire, il Crotone al contrario non sembra capace di portare a compimento le poche occasioni che riesce a creare. Destandosi all'improvviso, i sardi giungono con pochi tocchi davanti a Cordaz, come dimostra l'idea di Barella che al 69' trova pronto Joao Pedro, il cui tiro sfiora l'incrocio dei pali. E' l'ultima azione del brasiliano, sostituito poco dopo da Faragò. 

Il cambio tattico, a cui si aggiunge quello di Farias per Sau, addormenta ulteriormente la sfida, che nella seconda fase di frazione non accenna a sbloccarsi. Succede infatti poco altro fino al novantesimo, con il pubblico di casa tutto sommato soddisfatto per la prima vittoria dei propri beniamini. Dopo Juventus e Milan, infatti, i rossoblu quantificano massimamente contro una diretta avversaria per la salvezza, proteggendo la propria porta e rodando i meccanismi offensivi. Il tutto, in attesa del miglior Pavoletti. Unico squillo di fine gara, la punizione di poco fuori di Barberis all'88'. Migliore in campo per i padroni di casa, Joao Pedro. Per gli ospiti in evidenza Stoian