Se c'è qualcosa che ha impressionato più delle altre nelle trattative in entrata concluse dal Milan in questa sessione di calciomercato - ben 11 -, una è stata certamente la determinazione nel portarle avanti. I rossoneri sono stati precisi e veloci nella maggioranza dei casi, portando a termine la costruzione di una rosa buona, ancora migliorabile ma, prima di tutto, da sfoltire in ogni reparto di movimento. Per trovare le liquidità in vista di un nuovo colpo in mediana, i dirigenti stanno lavorando ad una serie di cessioni degli esuberi, trovando però diverse difficoltà.
Non è un segreto che, in difesa, gli arrivi di Musacchio e soprattutto Leonardo Bonucci abbiano di fatto messo le valigie in mano a Gabriel Paletta, visto che Zapata è il preferito per una permanenza da riserva a Milano. La Lazio è la squadra che si è mossa più concretamente per l'italo-argentino, valutato 1,5 milioni da entrambi i club in causa ma che non ha intenzione di abbassare le proprie pretese per il nuovo contratto, ovvero sempre un milione e mezzo per almeno tre stagioni. Tare considera eccessiva questa richiesta e - al momento - sta valutando delle alternative. Ben più complicata è invece la situazione di Gustavo Gomez, da mesi sul mercato: il paraguaiano era molto vicino al Fenerbahce, che aveva l'accordo con la società di via Aldo Rossi per un prestito biennale da 5 milioni con un obbligo di riscatto pari alla stessa cifra più 1,5 milioni di bonus. Tuttavia, il sudamericano ha avuto dei dissidi con il club turco durante le proprie contrattazioni. Come riportato da TuttoMercatoWeb, l'agente ha riassunto così questi problemi, chiudendo la porta alla pista ottomana: "Nelle ultime ore - quando ancora era in corso la negoziazione tra il Milan e il club turco - il Fenerbahçe ha cambiato le carte in tavola rispetto al pagamento dello stipendio di Gustavo, e la cifra che ci aveva inizialmente indicato al netto di tutte le tasse, poche ore fa ci ha comunicato che intendeva pagarla al lordo. Cambiando le condizioni economiche, è cambiata la nostra volontà. Oggi Gustavo Gomez è e resta un giocatore rossonero".
Sempre dalla Turchia arrivano buone notizie per quella che sarebbe invece la possibile uscita di José Sosa. L'argentino avrebbe trovato infatti un accordo di massima col Trabzonspor, per un triennale a circa 3 milioni per stagione, il doppio dello stipendio attuale: adesso starà al club proporre una nuova offerta ai milanesi, che l'anno scorso prelevarono il giocatore dallo stesso campionato (ma dal Besiktas) per 7,5 milioni e non vogliono fare minusvalenze, chiedendo dunque 6 milioni contro i 3-4 proposti dalla controparte. Resta complicata anche la situazione legata a M'baye Niang: dopo il rifiuto del francese allo Spartak Mosca, che offriva 18 milioni più 3 di bonus per il cartellino, adesso Fassone e Mirabelli (legittimamente) chiedono la stessa cifra al Torino, pista preferita dal ragazzo e dal suo agente Mino Raiola. Sinisa Mihajlovic avrebbe esplicitamente chiesto questo rinforzo al suo patròn Cairo, il quale però non ha intenzione di fare follie: vedremo quale delle parti in gioco farà uno sforzo verso l'altra. Ma la possibilità che il transalpino resti dov'è - nonostante non si stia allenando causa "stress psicologico" in questi giorni - è concreta, visto che Montella aldilà di tutto lo considera ancora un'opzione importante per allungare le scelte a disposizione in attacco.
Con tutte queste situazioni all'attivo e la finestra che fra 72 ore circa chiuderà i battenti, difficilmente il Milan troverà i soldi per completare definitivamente il suo mercato in entrata con l'assalto a Rafinha Alcantara del Barcellona - che ha già dato il suo ok alla possibile trattativa, visto che i blaugrana lo vedono non centrale nel loro progetto al momento -, ma dovrà accontentarsi degli elementi a disposizione attualmente. In mezzo al campo le soluzioni restano comunque buone, anche se nell'ottica di un triplo impegno forse un po' scarse numericamente; c'è sempre la sessione di gennaio come piano B per risolvere questi problemi definitivamente e magari cogliere qualche occasione.