Un Sassuolo un po' anonimo, forse ancora senza un realizzatore su cui la squadra possa riflettersi dopo la perdita del miglior marcatore in campionato della scorsa stagione, Gregoire Defrel, in sede di mercato. Nessun gol contro il Genoa in casa, nessun gol contro il Torino oggi in trasferta. La differenza? Questa volta gli avversari hanno segnato eccome, firmando un risultato finale di 3-0, forse un po' eccessivo verso i neroverdi ma certamente che lascia capire su quale aspetti dovrà lavorare durante la sosta la squadra.
Da TuttoMercatoWeb, riepiloghiamo le principali interviste dei protagonisti di questo tracollo. Primo fra tutti Cristian Bucchi, che non può che ripartire dai problemi in attacco, dei quali sembra molto amareggiato, e più in generale di quella che è stata la prestazione odierna: "Questo sì credo che la prestazione ci sia stata, ma ci sono mancate la cattiveria e la lucidità sotto porta, dopo i primi venti minuti in cui abbiamo concesso troppo al Torino, abbiamo schiacciato sull’acceleratore, battuto nove corner in poco tempo e queste sono occasioni che vanno sfruttate. L’equilibrio è stato spezzato da una prodezza di Belotti. Poi abbiamo continuato a giocare, a spingere, a 5’ dalla fine c’è stato un errore individuale, che ci può stare, che ha chiuso la partita. Ho visto cose positive ma, come col Genoa, abbiamo creato e siamo stati sterili nella finalizzazione".
Nel finale, complice anche il gol del 2-0 che ha un po' chiuso i giochi, la squadra ha decisamente mollato la presa: "La parte finale non mi è piaciuta, credo che per i ragazzi ci fosse il rammarico di veder sfumare la partita, ma dobbiamo migliorare sotto questo aspetto".
Col senno di poi è facile parlare, ma l'esperienza dei non convocati - per problemi di mercato - Federico Peluso, Alessandro Matri e Pietro Iemmello sarebbe potuta servire parecchio. Il tecnico non può soffermarsi su questo aspetto: "La scelta è stata mia condivisa dalla società, non si deve guardare se servono o no adesso. Ci sono situazioni da chiarire, nell’ambiguità bisogna prendere una linea, ho fatto una scelta, me ne prendo la responsabilità, sono ragazzi per bene ma ci sono situazioni di mercato che li riguardano, ritenevo più giusto lasciarli decidere con serenità".
Ora la sosta. Periodo per lavorare meglio e colmare i difetti oppure momento sbagliato per interrompere, quando si vorrebbe lavorare con una vittoria alle spalle? "Dopo una sconfitta mi piacerebbe giocare il giorno dopo, non so se la sosta arriva nel momento giusto, spero che la sconfitta ci serva per migliorare e crescere e spero che la mia rabbia e la mia delusione ce l’abbiano anche i miei giocatori. Questo risultato ci deve far male, non ci possiamo permettere di fare troppi errori e di non approfittare di quelli dell’avversario". A proposito di difetti da colmare, il calciomercato è ancora aperto e quei calciatori che sono in uscita magari dovrebbero essere sostituiti bene: "Non lo so, non credo, io sono una persona molto equilibrata, sapevamo di aver bisogno di qualcosa prima di questa gara e questo non cambia, servono elementi che portino qualità, non credo che le strategie cambieranno".
In seguito, riprendiamo dallo stesso sito le parole di Matteo Politano, uno degli attaccanti più criticati. L'italiano invita alla calma tutto l'ambiente, per poi soffermarsi sullo spirito di sacrificio suo e dei compagni che certamente fiorirà in avanti, e chiudere con un lampo riguardo la condizione fisica non al top che ha anche contribuito a quel calo nel finale di cui si è già parlato: "Sono cose che capitano, pensiamo alla sosta, a lavorare bene e a prepararci per l’Atalanta nel migliore dei modi. Non siamo riusciti a far gol ma credo che anche oggi abbiamo creato, al momento gira così ma ci sarà occasione di segnare, io, Berardi e Falcinelli siamo tre giocatori forti e metteremo a disposizione della squadra le nostre doti. Rientrare in difesa? Noi esterni ci sacrifichiamo anche in fase difensiva, l’hanno fatto anche Iago Falque e Ljajic, quando incontri squadre con esterni forti, è normale aiutare i terzini. Abbiamo mollato? E’ vero e queste sono cose che non devono succedere, non dobbiamo mai mollare fino alla fine, dobbiamo crederci di più, lavoreremo anche per questo. C'è da dire che un po’ tutte le squadre non sono al 100% fisicamente, ora abbiamo due settimane per lavorare bene, essere pronti e portare a casa la prima vittoria. Di testa stiamo bene, siamo all’inizio, non c’è motivo per disperarci".
Il più al centro del bersaglio dei media locali è però Diego Falcinelli, realizzatore ancora a secco e per cui le aspettative, dopo la scorsa annata, sono sempre alte. Lui parla inevitabilmente della partita di oggi, per poi virare argomento verso una sua maggiore adattabilità ad un modulo a due (lo schema attuale scelto da Bucchi è il 4-3-3) e finire parlando della sua mancanza del gol (per ora): "Secondo me è stata una partita molto equilibrata, soprattutto nel primo tempo poi è arrivato il gran gol di Belotti. Nel secondo tempo ci siamo messi a due davanti e secondo me abbiamo fatto bene, credo che l’avremmo pareggiata, ma poi l’errore di Duncan ha indirizzato la partita, è arrivato nel nostro momento migliore. 4-4-2 e 4-3-3? Sono due moduli diversi, con tre punte lavorano molto di più gli esterni che la prima punta, il mister mi chiede di dare profondità, di allungare la squadra, per far trovare gli spazi a Berardi e Politano. Però c’è ancora da lavorare, avevamo preparato la partita così ma con qualche dettaglio in più, qualcosa è mancato sicuramente, ma credo che anche col migliorare della condizione le cose andranno meglio, anche se dal punto di vista fisico non siamo messi male. Sicuramente la sosta ci aiuterà ad entrare in forma e a metabolizzare meglio i meccanismi del mister. Gol? Son passate due partite, il campionato è lunghissimo, sicuramente il gol fa parte dell’attaccante, per me è essenziale e son convinto che ne farò tanti".