Giornata di vigilia per il Nizza di Lucien Favre, che nel ventre dell'Allianz Riviera ha presentato la sfida che domani sera la sua squadra affronterà contro il Napoli di Maurizio Sarri. Si riparte dal 2-0 dell'andata, con i nizzardi che necessariamente dovranno provare ad impostare una gara differente rispetto a quella del San Paolo per provare a ribaltare il discorso qualificazione.
Il tecnico svizzero ha aperto la conferenza stampa guardando alle migliorie da apportare rispetto alla gara d'andata: "Dobbiamo provare a giocare in maniera più compatta. Abbiamo il bisogno che tutti partecipino al recupero della sfera, il che non significa che dobbiamo giocare più bassi, o in maniera differente, ma che abbiamo bisogno di altre cose rispetto alla gara d'andata. Dobbiamo lavorare inoltre sul possesso palla, lavorare tutti assieme. E' chiaro che giochiamo contro una delle migliori squadre del campionato italiano e non sarà facile. Proveremo a fare una partita gagliarda da tutti i punti di vista, mentale, tecnico e tattico, l'aspetto fondamentale sarà non prendere gol, anche se dobbiamo prendere rischi".
Rispetto alla gara d'andata ci saranno sicuramente Sneijder e Balotelli, che nonostante i pochi allenamenti fatti insieme possono vantare un feeling già consumato: "Purtroppo non li abbiamo visti molto insieme in allenamento. Mario era infortunato, Wesley è arrivato tardi. Ci fidiamo molto della loro intesa, si conoscono e credo che sia domani che nel corso della stagione possano darci davvero molto".
- L'aspetto che preoccupa maggiormente Favre ed il Nizza è chiaramente il potenziale offensivo del Napoli, anche se il tecnico sposta l'attenzione su tutto il collettivo partenopeo: "Come marcare Insigne e Mertens? Prima di tutto sarà fermare il duo Koulibaly e Albiol, che impostano l'azione, poi successivamente schermare i tre centrocampisti, abilissimi nel verticalizzare e dare velocità alla loro manovra, che poi sfocia nelle giocate degli attaccanti. E' chiaro che hanno tantissima qualità, ma hanno un gioco talmente corale che è difficile concentrarsi su uno piuttosto che un altro".
- Ed infine, il tecnico elvetico dribbla elegantemente così la domanda sul modulo che utilizzerà domani sera: "Non so ancora come giocheremo, mi dispiace ma non posso esservi d'aiuto".
- Accanto al tecnico elvetico c'è Dante, centrale difensivo e capitano della truppa transalpina. Il difensore ha così introdotto la partita, prima di spostare l'attenzione sull'apporto che possono dare i giocatori più esperti presenti in rosa: "E' una partita che necessita di concentrazione massima, bisogna dare il massimo. Dobbiamo lavorare tutti insieme per provare a recuperare il terreno perduto. Abbiamo bisogno di sacrificio, ma non solo. Sarà importante segnare, certo, ma sarà ancor più importante non prendere gol. Il Napoli? La loro forza è il collettivo. Non importa come giocheremo, conterà intelligenza e sacrificio".
"L'apporto di noi esperti? In questo senso noi giocatori più esperti, che conosciamo la competizione, dobbiamo dare l'esempio agli altri. Dobbiamo evitare nervosismo ed inquietudine, dobbiamo pensare a fare il nostro gioco e guardare a ciò che è possibile fare per prendere la direzione giusta per vincere la partita e tentare l'exploit.".
Ed infine, sul ritorno di Balotelli e sull'impatto dei tifosi, la chiosa: "Balotelli è molto motivato. Gioca per il Nizza, poi pensa al resto, alla Nazionale o altro. Lui pensa ad allenarsi ed aiutarci con il suo talento, domani è chiaro che ci aiuterà tantissimo nel tentativo di rimontare e provare a centrare la qualificazione. I tifosi? Certo, saranno importantissimi, lo stadio sarà pieno, anche se credo che la parte decisiva tocchi a noi".