Una sfida mai banale. Una rivalità storica che nel corso degli anni si è protratta, purtroppo, anche fuori dal rettangolo di gioco. Il secondo anticipo della prima giornata della nuova Serie A mette di fronte il Napoli di Maurizio Sarri all'esame di un'altra neopromossa, l'Hellas Verona di Fabio Pecchia. Dal Pescara, nella passata stagione, al Verona, guidato da quel funambolo che per molte stagioni è stato uno degli idoli e dei beniamini del pubblico partenopeo.

Adesso, da rivale, Pecchia spera di iniziare la sua avventura in panchina nella massima serie nel modo migliore, magari mettendo lo sgambetto al dirimpettaio toscano ed alla sua ciurma scatenata. La sfida di domani sera del Bentegodi sarà la quarantesima tra scaligeri e napoletani, con il bilancio dei precedenti che è sostanzialmente in equilibrio: 13 le affermazioni dei padroni di casa davanti al pubblico amico, una in più quella dei campani, 12 i pareggi nei precedenti disputati tra Serie A, Serie B e Coppa Italia. 

Napoli che non ha un grandissimo rapporto con gli esordi in trasferta, con sole due vittorie conseguite negli ultimi anni, a Palermo prima - era l'era di Cavani - ed a Genova successivamente - De Guzman allo scadere. Per il resto molte delusioni, anche se ultimamente le trasferte in terra scaligera non sono state così nefaste: due infatti le vittorie negli ultimi due precedenti, che risalgono a gennaio 2014 e novembre dell'anno successivo; cinque gol (tra i quali anche Insigne (2) e Mertens, in campo anche domani sera) a bersaglio, nessuno al passivo. Due sconfitte che si sono alternate al 2-0 con il quale Toni affondò il Napoli di Benitez nel mese di marzo del 2015. 

Due, invece, sono i precedenti disputati agli albori del campionato, uno nella massima serie, l'altro in B. Una vittoria dei veronesi, a settembre del 1984 - con gli scaligeri che si laurearono campioni d'Italia - ed un pareggio, quello per 1-1 di fine settembre nel 2003, con gol di Tosto per gli ospiti.