Una bella partita quella tra Cagliari e Palermo, valida per il terzo turno eliminatorio della Tim Cup. Una gara equilibrata che si è conclusa dopo 120 minuti in crescendo, con una prima mezz'ora in cui la tattica e lo studio hanno preso il sopravvento, prima che il ritmo salisse poco per volta. E allora la rete dell'ex Joao Pedro in chiusura di primo tempo, anzichè smorzare l'energia e la sfrontatezza della formazione siciliana, faceva invece suonare la sveglia con tanto di pareggio messo a segno dal nuovo entrato La Gumina. Partita che è rimasta bella anche nella mezz'ora di overtime, in cui entrambe le squadre ci hanno provato e hanno avuto anche delle occasioni chiare per provare a portare a casa la partita prima della lotteria dei rigori. Lotteria divenuta inevitabile e che ha premiato gli uomini di mister Rastelli, i quali sfruttano i due errori iniziali dei rosanero e si prendono la sfida del quarto turno contro il Pordenone.
I rosa ballano un po' in difesa in avvio, con Posavec e Bellusci incerti nel rinvio, poi prova a proporsi con il possesso palla imposto da Tedino. Il Cagliari, dal canto suo, non si lascia ingabbiare e dopo 9 minuti trova una buona chance con Borriello: la punizione a giro del bomber sardo va di poco alta. Ritmo frenetico da entrambe le parti, si corre tanto ma questo non libera spazi per palle-gol nitide. Un'improvvisa verticalizzazione di Ionita libera Farias che corre alle spalle della difesa del Palermo: non si fa sorprendere, a differenza dei suoi compagni, Posavec che esce bene sul puntero rossoblu. Un episodio casuale in una partita ben giocata da entrambe le squadre in termini di ritmo, ma anche sul piano dell'attenzione e del piazzamento in campo. I 'padroni di casa' - si fa per dire - provano a prendere campo minuto dopo minuto, cercando di schiacciare i rosanero (in tenuta bianca per l'occasione) i quali riescono comunque a fare densità e a non lasciare varchi. Per trovare un'occasione dobbiamo appellarci al destro di Cigarini, che al 39' però manca ampiamente il bersaglio. Decisamente più pericolosa la zuccata di Faragò, che sugli sviluppi di un piazzato al 44' stacca da solo ma non trova la porta. È la prova del gol: l'ispirato Barella serve Joao Pedro, che col piattone la mette dove Posavec non può arrivare. Ed è il migliore dei modi per chiudere il primo tempo.
La ripresa si apre con il Cagliari che prova a riprendere da dove aveva lasciato, ma è il Palermo ad avere una bella palla-gol: Trajkovski scatta in posizione regolare, il suo cross viene deviato e Cragno deve volare per evitare l'autogol. Sono gli uomini di Tedino a fare la partita in avvio di secondo tempo, il Cagliari poi riesce a scrollarsi di dosso il pericolo scampato e crea una colossale palla-gol al 58': Joao Pedro trova una voragine in cui far passare la sfera verso Faragò, che a tu per tu con Posavec manda la palla in curva. Gli ospiti ci provano con La Gumina al posto di uno spento Trajkovski, il giro palla dei rosa prosegue e porta i suoi frutti a 23' dalla fine: Aleesami brucia Faragò, si presenta sul lato corto dell'area e serve un cioccolatino che proprio La Gumina deve solo scartare, 1-1. Cagliari che prova a reagire con la zuccata dal limite dell'area di Farias che non trova la porta, gli ospiti inseriscono l'energia di Gnahorè in mediana. Sau per Joao Pedro per i sardi che poi inseriscono Cop per Borriello, in cerca di maggiore vivacità in attacco ma capaci di calciare solo con Farias da fuori: Posavec blocca. È questa l'ultima occasione, non sfruttata, per evitare l'overtime.
La stanchezza delle due compagini non toglie da entrambe le parti la voglia di chiudere la contesa prima dei rigori. Il Cagliari cerca di spingere nuovamente, il Palermo si compatta per poi provare a ripartire: Jajalo al 6' cerca di sorprende su punizione Cragno, che è però sveglio a smanacciare su una conclusione insidiosa. Rastelli pesca dalla panchina il vecchio cuore rossoblu Cossu, alla prima ufficiale dopo il ritorno da Olbia, e un minuto dopo Cop di testa sbaglia mira nell'ultima occasione del primo overtime. Si cambia campo e Tedino ordina la staffetta Rispoli-Morganella sulla fascia destra. Gioco chiaramente spezzettato per via della stanchezza ma anche grazie a un Palermo ancora compatto e fresco di mente prima ancora che di gamba. Il nuovo entrato in casa rosanero ha una chance invitante in contropiede ma non concretizza con un buon assist per i compagni, mentre Farias ha una palla gol decisamente più invitante a 5' dalla fine: strepitosa la parata di Posavec sul 17 rossoblu. Quando mancano 90 secondi al 120' ci prova La Gumina, di testa sugli sviluppi di un corner, ma una zuccata già complicata diventa quasi impossibile da spingere dentro. E così, inevitabili, arrivano i rigori.
Dal dischetto si comincia con l'erroraccio di Jajalo, e dopo la trasformazione di Cigarini è Cragno a volare per neutralizzare il rigore di Aleesami. Sardi perfetti nelle loro conclusioni dagli undici metri, il Palermo raddrizza la mira troppo tardi. Passa il Cagliari dopo la trasformazione di Cossu, ma i rosa possono essere soddisfatti della propria prova.