Undici anni di Napoli e l'appellativo di bandiera della squadra che diventa inevitabile. Marek Hamsik è il volto della squadra nell'era De Laurentiis e anche con Sarri ha mantenuto il proprio ruolo di centralità assoluta. Una fedeltà difficile da trovare in molti altri giocatori, anche se Hamsik, in una lunga intervista al Corriere della Sera, ammette di avere avuto una sola tentazione di cambiare aria nel corso della sua avventura napoletana.
Queste le sue parole a proposito: "A Napoli sono sempre stato bene, perché andare via? Mi sono sempre sentito importante per questa squadra e ho scelto di continuare a esserlo. Alla fine chi è andato via poi si è sempre pentito. Qualche titubanza l’ho avuta per il Milan, ma ero anche più giovane. Alla Juve non ho mai realmente pensato. Raiola mi voleva? Si, l’operazione con il Milan era sua. Ma comprese che non avrei lasciato il mio procuratore storico che mi segue da quando sono nel calcio professionistico e al quale devo tanto. E mi ha lasciato tranquillo". Tranquillo di poter eleggere Napoli a sua seconda casa: "Sono orgoglioso di questa piazza, di essere un idolo per i tifosi. Ha visto cosa è successo per il Pipita? Il calcio è così, nessuno perdona se passi con la rivale storica. Certe scelte andrebbero rispettate, ma capisco l’amore dei tifosi e non gli avrei fatto questo torto".
Testa al campionato quindi e Hamsik è ottimista per la prossima stagione: "Questo può essere l’anno giusto per vincere. Da tempo giochiamo bene, tutti ci riconoscono qualità e organizzazione. Siamo un gruppo forte e stavolta, credo, possiamo farcela. Del resto, sono qui da così tanto tempo che non posso nascondermi: l’ambizione sarebbe quella di regalare lo scudetto a questi tifosi meravigliosi che mi hanno adottato. Sarri? Lui fa bene a tenere tutti con i piedi per terra, sa che ci sono tante insidie ed è giusto che non alzi troppo le aspettative. Anche noi sappiamo che l’impresa non sarà semplice, ma sarebbe ipocrita negare che vogliamo vincere. C’è questa possibilità e dobbiamo sfruttarla. Abbiamo anche un vantaggio. La Juventus ha perso Bonucci, un giocatore di grande personalità. Vogliamo approfittarne".