Quando Montolivo effettua un disimpegno errato, cercando di anticipare un avversario in contrasto ma di fatto regalando la palla a Mitrita, qualcuno sta già pensando a cosa avrebbe letto il mattino dopo sulle prime pagine dei giornali. Un giocatore al quale persino il retrocesso Pescara ha sbattuto la porta in faccia, capace di fare male al tanto decantato e celebrato Milan nella sua prima vera uscita di valore. Il piccolo e sgusciante talentino romeno, che ad una prima occhiata distratta ricorda per fisico, movenze e in parte per tecnica individuale il nostro Giovinco, si invola verso la porta e probabilmente sta già pensando a come piazzare la palla in porta anche se ha ancora qualche metro da percorrere palla al piede. Musacchio cerca di trattenerlo per fargli perdere equilibrio e certezze, ma Mitrita va con la sicurezza di chi ha un solo obiettivo: fare gol. I trenta metri di corsa palla al piede non vengono vanificati da un tiro che è abbastanza potente e abbastanza angolato da poter permettere ai 18mila del Municipal di Severin di festeggiare un gol storico. Peccato, almeno per i tifosi del Craiova e per un Devis Mangia che già pregustava l'impresa, che dall'altra parte ci fosse un certo Gianluigi Donnarumma.
Il volo del numero 99 rossonero è impressionante, la facilità con cui un gigante di 196 centimetri riesca a distendersi praticamente a pelo d'erba e ad arrivare su un pallone del genere è disarmante. Inutile dire quanti occhi avesse addosso Gigio, nella prima vera uscita dopo il gran trambusto estivo. Dopo le tante voci sul rinnovo, prima rifiutato e poi firmato con tanto di ingaggio del fratello Antonio (che sa tanto di clausola, ma non è quello il punto). Dopo un Europeo Under 21 per lui abbastanza tormentato e inevitabilmente condizionato dalle voci che circolavano in Italia e che sono arrivate di rimbalzo anche in Polonia (ricordate le banconote false lanciategli addosso al debutto?), rendendo di fatto il miglior portiere Under 23 al mondo decisamente più debole e quasi incapace di mostrare le proprie doti, come dimostrano alcuni gol subiti durante la campagna continentale degli azzurrini di Di Biagio. Tutto cancellato con un colpo di spugna, o per meglio dire con una manata, quelle che lui e pochi altri al mondo sanno dare con quella naturalezza, a dispetto di un fisico da gigante e una maggiore età appena celebrata.
Qualcuno ha anche provato a portare a galla qualcosa di negativo, nella serata del 99 rossonero. Un'uscita probabilmente avventata sugli sviluppi di un calcio d'angolo nel secondo tempo, nella fase di maggior pressione che il Craiova stava provando a sviluppare. Un'uscita plastica, un pallone raccolto ancora una volta da Mitrita e un tentativo di pallonetto sempre dell'ex pescarese, con Donnarumma che rientrava abbastanza lentamente tra i pali, conscio di non avere tanto tempo per correre all'indietro e pronto a prodigarsi in un altro volo plastico per salvare la situazione. La parabola del numero 28 di casa è bella ma imprecisa per pochi centimetri, con Gigio che la osserva mentre grazia il suo disperato tentativo di spazzare l'area con un'altra manata delle sue. Poi la protesta - furente e giustificata - all'indirizzo dell'arbitro di porta che non aveva segnalato la presenza di due palloni in campo, ma che è anche leggibile come un modo per portare fuori la tensione accumulata in quei secondi che potevano essere fatali.
E così, nonostante una partita tutto sommato tranquilla sul piano delle palpitazioni fermo restando un ritardo di preparazione che verrà in parte abbreviato prima della partita di ritorno, se il Milan ha portato a casa il risultato che voleva dalla trasferta in terra romena, gran parte del merito va senz'altro al suo portiere. Al proprio tesserato più discusso e più atteso, nonostante nel frattempo si siano aggregati al gruppo rossonero ben dieci giocatori, con tanto di cartellino del prezzo ben in mostra sopra alla propria maglia. La curiosità per capire quale sarà l'accoglienza che verrà riservata giovedì prossimo nei confronti di Donnarumma da parte del popolo di san Siro, che ha già espresso la propria voglia di calcio e la propria voglia di Milan a suon di biglietti staccati. Potrebbero essere anche 60mila, e difficilmente potrebbe volare un singolo fischio all'indirizzo di Gigio. Soprattutto dopo che è stata vista l'unica dimostrazione possibile della sua voglia di riscatto, più sul piano dell'immagine che su quello tecnico. Una parata, forse il gesto più semplice e naturale del mondo per un portiere, ma qualcosa che potrebbe definitivamente riportare il sereno tra un ragazzo del 1999 e la sua gente.