Alessio Cerci sta per ritornare in Serie A per vestire la maglia del Verona. L'ex esterno (esubero) dell'Atletico Madrid sosterrà le visite mediche domani, e firmerà un contratto annuale con rinnovo triennale in caso di salvezza. Ha già dato disponibilità per ridursi l'ingaggio, anche perchè la società veneta non può permettersi un esborso economico di 2.5 milioni netti a stagione. Le cifre del suo nuovo contratto parlano di una somma molto vicina al milione di euro.
Tutto fatto, dunque, per il suo ritorno in Italia. Riuscirà a ritornare il Cerci ammirato ai tempi del Torino? Cosa potrà dare a Fabio Pecchia? Queste sono le domande che i tifosi si stanno ponendo in questi minuti, ormai certi di accogliere un calciatore di grande talento, ma bisognoso di essere rigenerato. Verona può rappresentare la piazza ideale per lui, visto che da quelle parti hanno un feeling speciale con le cosiddette "rigenerazioni": basti vedere gente come Toni e Pazzini che hanno fornito valanghe di goal nel corso di questi anni. Dal punto di vista tattico, invece, può essere molto utile perchè è in grado di sposarsi con più sistemi di gioco. Pecchia utilizza spesso il 4-3-3, e Cerci può veramente diventare la spina nel fianco alle difese avversarie grazie alla sua ottima capacità di rientrare e calciare di sinistro. Anche in coppia con Pazzini sarebbe perfetto, con il bomber di razza che avrebbe al suo fianco un "falso" centravanti in grado di fornirgli numerosi assist vincenti, e creargli più spazio dato che i difensori centrali andrebbero ad attaccare proprio lui per la sua facilità di passaggio.
Può essere utilizzato anche da trequartista dietro le punte, ma perderebbe qualcosa sotto l'aspetto realizzativo. Non avrebbe senso tenerlo lontano dalla porta e fargli fare un doppio lavoro. Cerci deve lavorare al fianco di Pazzini o esterno destro di un tridente. Lì, il Verona, riuscirà ad installare un binario molto importante in fase offensiva.