"Rassicuro i tifosi del Napoli: il più grosso investimento è la conferma di Sarri. Con la bonifica di Bagnoli costruirò la città del Napoli: quindici campi di calcio, un paio a disposizione dei meno abbienti, con uno stadio stramoderno e tecnologico".
E' un Aurelio De Laurentiis a tutto tondo e, come al solito scatenato, quello che ai microfoni de "Il Mattino" ha parlato a trecentosessanta gradi del presente e soprattutto del futuro del suo Napoli. Il tutto a partire dal mercato, con l'arrivo di Adam Ounas, giunto quest'oggi per le visite mediche di rito e per conoscere i compagni nel giorno del ritiro della truppa alle dipendenze di Maurizio Sarri.
"Lo vedrò nel pomeriggio, è un giovane dalle belle speranze. Fisicamente è integro, firmeremo i contratti in hotel e poi partirà verso il Trentino. Nuovi acquisti? Dobbiamo stare attenti, abbiamo ragazzi da far crescere come Rog e non creare malumori. Al massimo ci preoccuperemo di rinnovare i contratti".
Inevitabile inoltre un passaggio - decisamente lungo e tutt'altro che da paciere - sull'affaire Reina, tarlo da risolvere al più presto possibile per il club dell'imprenditore cinematografico: "Sto cercando da mesi un'alternativa a Reina. Ci sto lavorando da due mesi ma non riesco a trovarla. Oggi se dipendesse solo da me sceglierei un portiere su cui puntare e terrei anche Reina, esperto, carismatico e stakanovista. Sarei felice se restasse a vita e mi piacerebbe che si interessasse di giovanili, che sperimentasse le sue capacità di allenatore. Hanno fatto uscir fuori delle battute goliardiche, che si utilizzano durante le riunioni a porte chiuse, quando è normale che ci siano degli scherzi. E' stata una caduta di stile farle uscire fuori, ma non ho voluto replicare facendo un po' da papà. Caro Reina, dici sempre che ami Napoli. Allora lavora con me per fare grande il Napoli e trovare con me un altro portiere, uno che non se la fa sotto in Champions sui campi delle grandi. Al preliminare giocherà Pepe, tutta la vita! Non so se fisicamente, però, sia pronto per giocare oltre 40 partite all'anno. Se è davvero tifoso del Napoli, dovrebbe essere contento se gli affianco un portiere forte. Lo incontrerò, comunque, a Dimaro". Alternativa a Reina, qualora si dovesse arrivare alla rottura, Leno, ma il patron sottolinea le difficoltà dell'affare: "Ci piace, ma Giuntoli mi ha spiegato che ha una modalità di gioco che all'inizio potrebbe farci perdere qualcosa. Gli ho risposto che noi giochiamo così tanto all'attacco, che non dobbiamo preoccuparci della difesa".
Riguardo il resto del mercato e l'alternanza sulla destra tra Maggio ed Hysaj, il presidente azzurro prosegue: "Al Napoli non manca nulla, anzi siamo in esubero. Abbiamo trattenuto tutti i big, respingendo richieste per Koulibaly, Mertens, Strinic, Jorginho. Con parecchi sacrifici, visto che soffriamo a competere con i fatturati di Juve, Inter, Milan. All'epoca di Mazzarri il costo del lavoro era di 40 milioni l'anno, oggi è di 100. Maggio e Hysaj? Maggio è integro, ha esperienza, e quando chiamato in causa ha fatto bene. Perché privarsene? Il problema è capire perchè Hysaj non ha giocato bene alcune gare, ma non sempre i giocatori possono essere al massimo. Se acquistassimo un calciatore forte e non gli dessimo spazio, ci manderebbe a quel paese!".
Ed infine, su Sarri e sullo scudetto, la chiosa del numero uno campano: "A Madrid me la presi con la squadra, non con Sarri. Ho letto tante stupidate. Dissi che tranne Insigne, gli altri mi sembravano in vacanza. Il mister deve capire che ognuno fa il proprio mestiere. Se investo un certo numero di milioni su un giocatore, è ovvio che devo romperti i coglioni per dirti 'oh, non me lo fai giocare?'. Poi dev'essere bravo lui a saper scegliere se è il momento o no di utilizzarlo, è il gioco delle parti. Sarri lo amo, lo rispetto, per me è il numero uno in Europa. Scudetto? Prima o poi dobbiamo vincerlo, meglio che sia prima. Dobbiamo impegnarci tutti, insieme: occhi aperti verso chi non ce lo vuole far vincere".