Il campionato è finito da poco, ma l'Udinese sa già come muoversi e dove. Da giorni quindi i nomi accostati ai bianconeri sono stati tantissimi e principalmente in tre zone: DS, centroavanti e giocatori di fascia. Gino Pozzo però non vuole prendere tanto per prendere, con i nomi che quindi vengono valutati con estrema attenzione. Il desiderio è consegnare almeno la punta a Gigi Delneri entro il 6 luglio, data del ritiro. La questione invece del direttore sportivo è tanto complicata quanto semplice. Serve colmare il vuoto ed è difficile trovare qualcuno che accetti la piazza, dato che viene gestito tutto dalla famiglia Pozzo, ma proprio per quest'ultimo motivo la necessità non è poi così impellente, con i nomi fatti sino ad oggi che sono rapidamente scemati. Impossibile pensare a Marino, Predè e Corsi. Gerolin viene ogni volta tirato in ballo, ma anche questa volta ha negato qualsiasi contatto con gli ambienti bianconeri: "Ho un grandissimo rapporto con la proprietà. Se ci fosse stato qualcosa mi avrebbero chiamato, magari si stanno prendendo una pausa di riflessione. Tanto il mercato dell'Udinese è già programmato e chi arriverà dovrà inserirsi per gennaio. È una macchina perfetta che conosco molto bene". Resta dunque Romairone, che però, finita l'esperienza con il Carpi, ha già un accordo con il Chievo e pare difficile che stracci tutto per venire ad Udine. Molto probabile dunque che il nome arrivi un po' a sorpresa e fulmineo, un po' come successe per Bonato l'anno scorso, il quale intanto è stato accostato alla Roma, come possibile consulente.

L'ex DS friulano Bonato. Fonte: www.udinese.it
L'ex DS friulano Bonato. Fonte: www.udinese.it

Andando più nello specifico del calciomercato, per la punta i nomi principali sono sostanzialmente cinque e tutti difficili da raggiungere: Nestorovski (fresco di retrocessione, ma che non ha il fisico di Zapata), Babacar (sempre lui e il problema è sempre quello, ha un ingaggio consistente e la Fiorentina per ora non vuole liberarsene), Falcinelli (richiestissimo), Inglese e Pavoletti. Nei giorni scorsi Pozzo avrebbe tentato l'affondo per l'attaccante del Chievo, offrendo otto milioni di euro, cifra astronomica per gli standard friulani, ma gli scaligeri avrebbero risposto picche, restando fermi alla richiesta di dieci. È diventato dunque caldissimo il nome di Pavoletti. Altra operazione piena di insidie (un po' come fu quella per Zapata), ma qui c'è il fattore legato all'amicizia col Napoli da considerare, la volontà della società di cedere il ragazzo e l'interesse del club di De Laurentiis per alcune pedine bianconere. Si è parlato dunque di un possibile scambio Widmer-Pavoletti e che ci siano state delle chiaccherate in questo senso è stato confermato dallo stesso presidente Soldati: "Widmer piace al Napoli da due anni, il suo procuratore ci ha detto che sarebbe una destinazione gradita. Con gli azzurri c'è un dialogo continuo, a noi serve un attaccante e magari si può sviluppare una trattativa. Zapata è un ottimo calciatore e può aspirare a un ingaggio importante in club esteri. Pavoletti ci potrebbe interessare, altrimenti prenderemo qualche giovane". Si continua a trattare dunque, pensando però anche ad eventuali piani B. Uno di questi porta a Famara Diedhiou, centravanti dell'Angers di ventiquattro anni che ha segnato otto reti in trentuno presenze in Ligue 1. Il senegalese ha lo stesso fisico del "Panteròn" e questo avrebbe attirato le attenzioni dei Pozzo. Sarebbe però l'ennesimo talento da sgrezzare e da adattare al calcio italiano, anche se sicuramente si tratta di un profilo molto più semplice degli altri da raggiungere. Sembra però che si voglia cercare in tutti i modi di dare a Delneri una punta già pronta per la Serie A.

Zapata segna nell'andata contro il Chievo. Fonte: www.facebook.com/UdineseCalcio1896
Zapata segna nell'andata contro il Chievo. Fonte: www.facebook.com/UdineseCalcio1896

Per quanto rigaurda gli altri reparti c'è invece molto meno movimento. Su Karnezis sono arrivati anche i sondaggi di Torino e Sampdoria, dopo quello del Fenerbahce. Il greco è un sicuro partente, per fare un po' di cassa e lasciare posto a Scuffet e Meret. Quest'ultimo intanto è oggetto del desiderio della SPAL, che spera di riuscire a riavere in prestito il giovane portiere per la Serie A. Sembra invece arrivata la tanto attesa chiamata per Felipe. Contratto fino al 2018 e ruolo in dirigenza sarebbe alla fine l'accordo raggiunto (anche se di giocatori passati dal campo alla scrivania se ne sono visti pochi ad Udine, nemmeno Di Natale ha avuto questa possibilità). Per le fascie è tornato di moda il nome di Biraghi, già passato tra le mani dei Pozzo a Granada e retrocesso col Pescara. L'ostacolo di questa trattativa sta nel fatto che metà dell'eventuale incasso andrebbe all'Inter, cosa da non sottovalutare. Nei giorni scorsi c'era stata una boutade Birsa, ma lo sloveno dovrebbe rinnovare a breve con il Chievo. Voci di addio infine attorno a Faraoni, al terzo infortunio grave nella sua esperienza friulana. Il Cagliari vorebbe puntarci forte, così come alcuni club di B. Bisognerà vedere cosa si farà con Widmer. Dovessero partire entrambi Delneri avrebbe il ruolo di terzino quasi completamente scoperto (l'esperimento Gabriel Silva non può essere il punto di partenza).