In casa Milan il mercato si sta muovendo come non accadeva da diverse stagioni, ma le attenzioni dei tifosi sono in gran parte rivolte alla situazione legata al rinnovo di contratto di Gigio Donnarumma. Scadenza 2018, ma a preoccupare è soprattutto il fatto che il ragazzo sia nella scuderia di Mino Raiola, uno che non si fa certo scrupoli a spostare in giro per l'Europa i propri assistiti. E non è difficile pensare che su Donnarumma ci siano già le attenzioni di almeno mezza Europa.

La conferma ancora una volta arriva per bocca dello stesso Raiola nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport: "Gigio è il Maradona dei portieri. Può solo crescere e bisogna lasciarlo crescere in pace. Non è uno schiavo e nemmeno un robot. Ci sono 11 top club che si interessano a lui. Manchester United, Manchester City, Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Bayern Monaco, Juventus, Napoli, Liverpool, Paris Saint-Germain ed Everton? Il concetto è chiaro." Meno chiara, al momento, la situazione rinnovo: "Il contratto di Donnarumma scadrà il 30 giugno 2018. Io non ho mai detto a Fassone e a Mirabelli: o firmiamo adesso o non firmiamo più. Se fossimo voluto andare altrove, l’avremmo già fatto, non trovi? Capisco lo stress milanista e le aspettative dei tifosi: Gigio è già un simbolo del club e, per la nuova proprietà, sarebbe l’ideale chiudere la trattativa del rinnovo oggi. Anzi, ieri. Ma Fassone e Mirabelli si sono insediati poco più di un mese fa. Lasciamoli lavorare in pace. Io mi assumo tutte le responsabilità sulla scelta definitiva che faremo. Mi chiedi: c’è possibilità che Donnarumma  firmi ancora per il Milan? La risposta è sì. Mi domandi: c’è possibilità che Donnarumma lasci il Milan? La risposta è sì".

Gigio Donnarumma, zimbio.com

Parole che non faranno fare i salti di gioia ai tifosi. Raiola, poi, ne ha anche per Montella: "A Montella dico: io non faccio l’allenatore e lui non fa il procuratore. Può dare consigli a Gianluigi perchè gli vuole bene, ma preferisco gli dia consigli su come non prendere gol. Gli altri glieli do io. E non dimentichi che Gigio al Milan l’ho portato io, soffiandolo all’Inter. Io non faccio il tassista dei giocatori che seguo, perché i miei giocatori, prima di tutto, sono amici e devono essere felici grazie al mio lavoro. Nel caso speci­fico, stiamo parlando di un ragazzo di 18 anni, di un fenomeno chiamato già a prendere una decisione fondamentale per la sua vita. Una decisione che sarà ponderata e, certamente, non dipenderà solo dall’ ingaggio. Qualcuno crede possa essere questo il problema, con undici squadre che bussano alla porta? Dicono: Donnarumma deve essere riconoscente al Milan. E’ vero, ma anche il Milan deve essere riconoscente a Donnarumma". Le schermaglie continuano quindi, con i tifosi che sperano si possa trovare al più presto una soluzione.