Si è conclusa la soddisfacente stagione del Chievo Verona, che già ad aprile aveva di fatto archiviato la pratica salvezza. Anche in virtù di questo, il tecnico Rolando Maran, nella fase finale di campionato, ha potuto lanciare diversi giovani come Bastien, Depaoli, e Vignato: da tempo a Verona non si respirava aria così fresca, ma se oggi il cielo è bello limpido, e non ancora minacciato da cupe nubi, non significa che il meteo non possa mutare. Sono infatti parecchi i nodi da sciogliere per la prossima stagione, ma i più delicati ed intricati sono due. Si tratta dell’allenatore e del direttore sportivo.

Partiamo dal primo: l’incognita numero uno risponde al nome di Rolando Maran, tecnico che ha chiuso positivamente, per la terza volta consecutiva, la stagione alla guida dei clivensi. Spesso gli sono stati chiesti chiarimenti specifici a riguardo del proprio futuro, ma il coach trentino ha sempre ribadito con un “Parlerò prossimamente con il presidente Campedelli”. Questo preoccupa non poco i tifosi gialloblu, che hanno in Maran il loro rispettatissimo timoniere, tentato (stando a voci degli ultimi giorni) dalla richiesta del Sassuolo, orfano di Di Francesco, che firmerà con la Roma. Maran attendeva l’arrivo del direttore sportivo Marchetti, che invece rimarrà al Cittadella, e questo mancato connubio potrebbe rinforzare ipotesi di scissione. 

L’altra matassa da sbrigare è rappresentata dalla figura del direttore sportivo, che dopo l’addio di Luca Nember è rimasta, e tutt’ora rimane, vacante. Si era parlato appunto di Marchetti, ci furono contatti addirittura con Rocco Maiorino (ipotesi che sembra esser totalmente naufragata), ed al momento spiccano i nomi di Faggiano del Parma, oltre a Romairone del Carpi. Ovviamente c’è una certa frenesia nel cercare di tappare questo buco, per preparare ed organizzare al meglio una campagna estiva che appare fondamentale, sia per la futura guida tecnica (Maran o chi che sia), ma soprattutto per il futuro del Chievo Verona stesso.