"Ci siamo lasciati il 13 maggio 2012 con la promessa di ritrovarci. Ed eccoci qui, 5 anni dopo, di nuovo insieme. Rino Gattuso torna a casa. La sua, quella rossonera. Dopo 13 stagioni da giocatore con la maglia del Milan, questa volta vestirà un ruolo diverso, ma allo stesso tempo importante: AC Milan comunica di aver affidato a Gennaro Gattuso la guida tecnica della squadra Primavera per le prossime due stagioni sportive." Con questo comunicato il Milan ha dato il bentornato ad una delle sue bandiere, prima della conferenza stampa di presentazione a Casa Milan.

Presenti insieme a Gattuso, Baresi, Filippo Galli, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Proprio dai nuovi dirigenti sono iniziati i ringraziamenti dell'ex centrocampista rossonero: "Tre settimane fa, alla prima chiamata del Milan, avevo già parlato con altre squadre. Ci siamo trovati subito, Mirabelli sembrava Baresi perchè mi marcava a uomo. È stato bravo, anche se venivo da anni difficili in piazze complicate. Se oggi sono qua i meriti sono di Fassone e Mirabelli. Sono contento ed orgoglioso di essere tornato a casa. Dovrò trasferire ai ragazzi il dna Milan, cosa significhi indossare questa maglia. Voglio solo allenare i giovani, penso solo a questo. Poi penserò al mio percorso. Ho visto una voglia grandissima da parte di Fassone e Mirabelli, sono stati bravi a convincermi a fare parte di questo progetto. Hanno dimostrato di volermi a tutti i costi, mi hanno convinto quasi subito. Sono qua per far capire che giocare a calcio è qualcosa di serio, e so benissimo che il lavoro sarà molto difficile."

Quello che non era riuscito con Paolo Maldini è riuscito con Gattuso, da oggi di nuovo punto di riferimento per il mondo rossonero. Quel mondo che lui ha sempre sentito casa e da cui ha imparato tanto anche grazie all'esempio di grandi campioni. Esempi che proverà a trasferire anche ai giovani del Milan Primavera: "Ce ne sono tanti che indicherò ai miei ragazzi come esempi da seguire. Ho avuto la fortuna di giocare con Maldini, Costacurta, Albertini, punti di riferimento assoluti. Sono stati la fortuna del Milan per tanti anni. Bisogna saper tramandare questo spirito. I miei ragazzi dovranno capire che fare questo sport è un privilegio. Non mi piace gente che cazzeggia, si lavora in modo serio e concreto". Concretezza e professionalità, due caratteristiche su cui Gattuso ha costruito la propria carriera da giocatore. Due qualità che anche il nuovo Milan dovrà avere in ogni sua componente per tornare grande al più presto.