Sarri e i suoi ci credono ancora. Credono ancora nella possibilità di raggiungere l'agognato secondo posto, che permetterebbe di evitare l'odiosa tagliola dei preliminari, nei quali, in ogni caso, il Napoli sarà testa di serie. Per poter, però, continuare a coltivare questa flebile speranza, gli azzurri devono necessariamente vincere con la Fiorentina di Paulo Sousa, già sicuro dell'addio per l'anno che verrà, ma voglioso di regalare alla società dei Della Valle un posto nella seconda competizione continentale.

La settimana dei rinnovi - Quella appena trascorsa è stata la settimana in cui si è delineato, nei suoi punti fondamentali, il futuro della compagine partenopea. Dopo il rinnovo di Lorenzo Insigne, concretizzatosi fino al 2022, nei giorni scorsi è arrivata la firma del giocatore crack dell'anno: Dries Mertens ha prolungato la permanenza agli ordini di Sarri fino al 2020, con un ingaggio di circa 4 milioni.

Probabilmente, sarà lo stesso presidente De Laurentiis, nel pre-partita, ad annunciare il raggiunto accordo con il giocatore, che garantisce maggiore serenità all'ambiente e la possibilità di costruire la prossima stagione con una certezza in più. Forse anche per questo, nella serata di oggi, il San Paolo, per l'ultima gara casalinga della stagione, si vestirà a festa, cercando di spingere i ragazzi di Sarri ad un successo che, però, potrebbe rivelarsi inutile in caso di vittoria della Roma di Spalletti.

Qui Napoli - Le voci provenienti da Castelvolturno fanno presupporre che le scelte di Sarri ricadranno sulla formazione più rodata, con il tridente leggero e Jorginho a gestire i ritmi di gioco in mediana. Unico dubbio potrebbe essere il ballottaggio tra Allan, apparso comunque in discrete condizioni nelle ultime uscite, e Zielinski, che garantirebbe maggior qualità tecnica in mezzo al campo. Proprio Zielu, insieme al connazionale Milik, è stato convocato dal c.t. della Nazionale Under 21 polacca per gli Europei di categoria, in programma a giugno: il Napoli sembrerebbe intenzionato a lasciar andare i giocatori, anche se probabilmente salteranno buona parte del ritiro. 

Sarà titolare anche Ghoulam che, dopo qualche partita passata in panchina perché turbato da fattori extra-campo, vedasi rinnovo difficile, sembrerebbe aver risolto i problemi legati alle trattative contrattuali. Anche per lui, come per Albiol,  recentemente confermato in un'uscita social, si prospetta almeno un altro anno in maglia azzurra.

Cosa temere della Fiorentina - La Fiorentina di Paulo Sousa è squadra temibile in quanto dotata di grande abilità tecnica e di ottimi palleggiatori, oltre alla freschezza atletica dei due giovani italiani, Bernardeschi e Chiesa. Gli azzurri dovranno, dunque, porre molta attenzione sulle ali, zona in cui potrebbero soffrire, anche considerando che gli ospiti si schiereranno, con ampie probabilità, con un 3-4-2-1. Un vantaggio potrebbe essere rappresentato dall'assenza di Borja Valero, squalificato.

Viceversa, gli azzurri potranno sfruttare le ormai note debolezze difensive degli avversari: gli attaccanti partenopei potrebbero andare a nozze negli ampi spazi lasciati tra la linea difensiva e quella mediana della squadra ospite, dovuti perlopiù al fatto che la linea a 3 viola sia composta da giocatori non abituati a quel ruolo.

Le probabili formazioni: 

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. Allenatore: Sarri.

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Sanchez, Gonzalo, Tomovic; Chiesa, Vecino, Badelj, Maxi Olivera; Bernardeschi, Ilicic; Kalinic. Allenatore: Sousa.