Il pari non serviva a nessuno, ma alla fine Chievo e Palermo si dividono la posta in palio. I clivensi dominano la gara con un flemmatico possesso palla, e passano in vantaggio grazie al rigore trasformato da Pellissier, ma negli ultimi minuti Goldaniga di testa riacciuffa il pari, che come detto non è utile al Palermo, seconda squadra certamente retrocessa di questa edizione della Serie A dopo il Pescara. Il Chievo stacca il Cagliari (che ieri ha perso al San Paolo contro il Napoli) e sale in dodicesima posizione, a 42 punti.
Le formazioni
Coach Rolando Maran sorprende tutti lasciando Roberto Inglese in panchina e optando per un 4-1-3-2 più versatile: l’ex della gara Sorrentino a difendere la porta, esperta e compatta linea a 4 formata da Frey, Gamberini, Cesar e Cacciatore; pivote basso del rombo di centrocampo Radovanović, mezzeali Izco e Bastien; sulla trequarti Castro, che precede il tandem offensivo Birsa-Pellissier.
Bortoluzzi rimane fedele alla solidità del suo 3-4-2-1, ma deve fare a meno del suo capitano Rispoli, che non siede nemmeno in panchina per un'improvvisa influenza. In campo il giovane Fulignati tra i pali, difesa a 3 con il trio a sorpresa formato da Ciolek, Goldaniga ed Andelković dietro alla fitta linea mediale composta da Andelković, Jajalo, Gazzi e Aleesami; sulla trequarti la fantasia di Diamanti e l’imprevedibilità di Chochev, che precedono l’unico riferimento offensivo Sallai.
La partita
Il pareggio non serve a nessuno, e infatti la gara è approcciata da entrambe le squadre nella maniera più aperta possibile. Il Chievo fraseggia in maggior misura, sfruttando il nitido gap tecnico generale, mentre il Palermo attende sornione nella propria metà campo stringendo le fitte linee di centrocampo e difesa, pronto a lanciarsi in avanti con la velocità di Sallai. L’organizzazione, l’ordine e la pazienza della squadra di Maran però non consente troppe opportunità agli ospiti, che rischiano all’ottavo quando Radovanović interrompe la manovra avversaria e serve Birsa tra le linee, il quale con un intelligente e preciso passante serve il capitano Pellissier in area: tiro potente ed angolato, ma Fulignati è presente e devia in corner. Dopo questo flash iniziale, il Palermo si ritrae preventivamente per scongiurare ulteriori pericoli, e questo atteggiamento sin troppo remissivo fa scendere verticalmente la temperatura della partita. Il Chievo attacca con calma e pacatezza, facendo viaggiare avversario e pallone da un lato all’altro del campo: l’unica opportunità che il Palermo riesce a creare è rappresentata da una conclusione dal limite dell’area di Sallai, comodamente smorzata dall’ex portiere rosanero, ora in forza al Chievo, Stefano Sorrentino. Un primo tempo a dir poco soporifero, nel quale l’egemonia territoriale e del palleggio è esercitata dai padroni di casa, termina sul risultato di 0-0.
Al riprendere del gioco Maran fa uscire di scena uno spento Izco per inserire Roberto Inglese, ridisegnando il Chievo col classico 4-3-1-2, con Birsa trequartista. La variazione tattica sembra non destabilizzare gli equilibri che i primi 45 minuti ci avevano proposto, e difatti la gara prosegue con la stessa balbettante inerzia del primo tempo. Al 53’ minuto Gazzi dopo un brutto contrasto si procura una lussazione della spalla sinistra, e viene sostituito da Bruno Henrique, ma la sostanza non cambia: il Chievo amministra senza troppa frenesia, il Palermo cerca timidamente di rispondere con sporadiche ed infruttuose transizioni. L’episodio cruciale della gara avviene al 66’ minuto, e riguarda i due nuovi innesti della gara: Inglese viene steso in area di rigore dal palermitano Bruno Henrique; davanti a Fulignati si presenta Sergio Pellissier, che apre il piattone destro depositando la sfera precisamente all’angolino, per il nono gol del suo campionato. Solo a questo punto possiamo rilevare una reazione palermitana, che in circa 300 minuti arriva ad impegnare Sorrentino prima con Diamanti, poi sfiora il pari con un tentativo aereo di Goldaniga, e ancora con un destro da fuori di Chochev. Non si è certo trattato di un arrembaggio, ma il Palermo nel finale raccoglie i frutti di una fase terminale di gara favorevole, con un altro colpo di testa di Goldaniga, stavolta vincente, che regala il pari al Palermo. Nei minuti di recupero Goldaniga si improvvisa bomber e segna nuovamente, ma si vede annullare la rete per offside.
Il Chievo rischia nel finale, ma alla fine porta a casa un modesto pari. La squadra di Maran domina la gara per 75 minuti con un lento giropalla, ma crolla improvvisamente nell'ultimo quarto d'ora. Segna quindi il Palermo, che saluta definitivamente la Serie A.