Marek Hamsik sembra alzare bandiera bianca. Il capitano slovacco, presente in campo da oltre due anni con la maglia del Napoli, potrebbe e dovrebbe - condizionale d'obbligo viste le 36 ore che mancano alla sfida - saltare la sfida contro il Cagliari. Lo slovacco, dopo aver recuperato per le trasferte di Reggio Emilia contro il Sassuolo e San Siro contro l'Inter, sembra dover dare forfait per la gara interna contro i sardi, interrompendo così la striscia positiva che lo vede presente in tutte e trentaquattro partite stagionali in campionato. 

Inutile forzare eccessivamente la mano in una partita sì molto importante, ma non tale da rendere necessaria la presenza della mezzala ex Brescia. Il problema muscolare che ne condiziona le prestazioni da un paio di settimane si è protratto anche in questa e non ha consentito ad Hamsik di allenarsi con costanza assieme ai compagni in prossimità della sfida contro il Cagliari dell'ex Massimo Rastelli. Quasi certa quindi la sua defezione, anche se Sarri prima di considerarlo tra gli indisponibili valuterà ulteriormente le sue condizioni fisiche quest'oggi ed infine domani mattina. Come spesso sottolineato dal tecnico toscano - non ultima la conferenza di sei giorni fa alla vigilia della sfida contro l'Inter quando affermò di avere 5 ottimi centrocampisti ed un solo fuoriclasse che avrebbe giocato sempre e comunque - l'imprescindibilità di Hamsik lo costringerà, volutamente, ad aspettare ancora qualche ora, nell'intento di recuperare il vessillo del Napoli per la gara contro gli isolani. 

Di contro, tuttavia, il tecnico toscano vaglia e testa le alternative, conscio della enorme possibilità di defezione del capitano slovacco. Il rampa di lancio, inevitabilmente, c'è Marko Rog, nonostante la soluzione con Allan, Jorginho e Zielinski in luogo di Hamsik sia quella apparentemente naturale. Tuttavia, la crescita esponenziale del croato negli ultimi mesi invita e costringe Sarri ad una riflessione maggiormente approfondita: le necessità tattiche della contesa spingono il Napoli ad offendere e la presenza di due mezzali di spinta ed inserimento, capaci inoltre balisticamente di impensierire la retroguardia cagliaritana dalla distanza, potrebbero far propendere il tecnico azzurro per la scelta dell'ex Dinamo Zagabria, virando conseguentemente verso Diawara in fase di interdizione e protezione della retroguardia, completando così il terzetto di baldi giovani in mediana. 

Una soluzione tutt'altro che di ripiego, ma che rappresenta, come sottolineato nelle ore scorse su queste pagine, un'anticipazione sul futuro del centrocampo del Napoli. Spazio alla linea verde, all'irruenza sì, ma anche alla voglia di affermarsi e di mettere in mostra il proprio talento, soprattutto davanti al pubblico di casa. L'occasione è ghiottissima, Sarri riflette sul da farsi, in attesa del responso definitivo sulle condizioni del suo capitano e della consacrazione del terzetto di giovani marmotte che si affaccia all'orizzonte della mediana azzurra.