"Dalla panchina il rigore su Mertens nel primo tempo ci è sembrato incredibile, non so perché l’arbitro non l’abbia fischiato". Non usa giri di parole Maurizio Sarri, che intervistato da Sky Sport poco dopo la gara del suo Napoli non ha lasciato passare i due episodi che, secondo l'ex tecnico dell'Empoli, hanno profondamente indirizzato la gara. In conferenza stampa, il tecnico toscano aggiusta il tiro, puntando maggiormente il dito sulla sfortuna: "Con tutte le componenti, è una gara sfortunata negli episodi. Quel palo interno che è uscito fuori ha sfidato la fisica, con questo arbitro siamo sfortunati dopo i rigori col Genoa, quello nel primo tempo l'hanno visto tutti i 18mila spettatori. Poi noi dopo aver spremuto gli avversari, che non hanno reazione, li rimettiamo in partita. Questo s'è ripetuto molte volte".
Più nello specifico, invece, Sarri ha difeso gli interpreti della sfida, sottolineando l'importanza della prestazione odierna e di quella dell'andata: "Fase passiva poco puntale? E' una sensazione sua (del giornalista, ndr), abbiamo avuto 55 recuperi del pallone, abbiamo subito tre tiri nello specchio. Non avevo sensazione di poter subire gol, siamo stati noi a dare il pallone all'avversario per il gol. Ricordo un solo intervento di Reina, tra l'altro sullo stesso gol. Noi nel girone di ritorno siamo secondi per tiri subiti".
Un'analisi lucida, che ricorda la tendenza sfortunata del Napoli contro le cosiddette piccole, Sassuolo in primis: ""Se il Sassuolo ha raccolto di meno o di più non lo so, tra andata e ritorno la supremazia del Napoli è stata netta, oggi 22 tiri a 6 totali, all'andata ancora di più, il risultato doveva essere un altro ma ci abbiamo messo del nostro".
Ultimo passaggio, infine, sul ritorno al goal di Arkadiusz Milik e sul secondo posto: "Aspettavo di avere in mano la partita prima di metterlo, avevamo già tre attaccanti più Hamsik e Zielinski, era una situazione estrema e ci ho provato quando la situazione era estrema nel finale. Non quanti percentuali restano per il secondo posto, anche se è l'1% bisogna giocarsela. Dipende anche da loro, ma noi dobbiamo fare più punti possibili".