Habemus papam, o quasi. La trattativa per il rinnovo di Insigne sembra essere ad un punto di svolta: accordo fino al 2022 con la piena soddisfazione di entrambe le parti. Al giocatore dovrebbe andare una cifra intorno ai 4,5 milioni di euro, con la possibilità di arrivare, attraverso bonus non eccessivamente complicati, a 5 milioni netti.
Niente diritti d'immagine- Nonostante la pressione degli agenti del ragazzo, la politica di De Laurentiis è chiara: aumento di stipendio, ma nessuna apertura sui diritti d'immagine.
Se le premesse dovessero essere rispettate, Insigne diventerà il giocatore più pagato della rosa, scavalcando capitan Hamsik e ponendo un mattone decisamente rilevante per la costruzione della squadra del futuro. Una squadra che avrà, ormai è fuor di dubbio, come condottiero Maurizio Sarri che, blindato dal contratto sottoscritto, si è visto rinnovare la fiducia da parte del Presidente, particolarmente soddisfatto delle prestazioni recenti del suo gioiellino azzurro. Proprio agli ordini del tecnico toscano, in questa stagione è arrivata la definitiva consacrazione del talento con la maglia numero 24: record di gol in Serie A - 14 - e, soprattutto, una continuità impressionante, mai avuta nel passato recente.
Gli altri rinnovi- Situazione che sembra in discesa anche per quel che riguarda Mertens. Trovato l'accordo per il prolungamento con gli agenti del folletto belga, con l'introduzione di una clausola presumibilmente bassa a partire dal 2018, resterebbe da convincere soltanto la moglie del giocatore. Per questo motivo, la società starebbe pensando di organizzare un incontro in cui possano essere dissipati i dubbi della signora Mertens.
Il fronte Ghoulam, invece, è più nero che mai: le trattative sono ormai interrotte e il terzino algerino sembra lontano da Napoli, come dimostrano le ultime gare trascorse in panchina a vantaggio di Strinic. Al momento, il candidato forte per la successione del classe '91 sembrerebbe il laterale del Benfica Grimaldo: per strapparlo ai lusitani, tuttavia, potrebbe essere necessaria una cifra intorno ai 20 milioni di euro.