Ci sono sconfitte e sconfitte, con una serie di variabili che rendono più o meno pesanti eventuali sfide senza punti. Se si dovesse trasformare il 2-1 del Sassuolo contro la Sampdoria, primo dei due posticipi dell'anomala giornata pre-pasquale di Serie A, in un incontro di boxe, un pari sarebbe stato molto possibile, motivo che non deve far creare allarmismi dalle parti di Giampaolo. Se poi si pensa che questo risultato nasce in una fase tranquilla della stagione e dopo un lunghissimo trend felice, ecco che il 2-1 quasi si ridimensiona, assumendo i contorni di piccolo incidente di percorso.
Senza stravolgere affatto la rosa, scesa in campo con il consueto 4-3-1-2, l'ex tecnico dell'Empoli sceglie i migliori undici, incaricati di aumentare il già ottimo bacino di punti che la doria è riuscita a conquistare in questa stagione. Dietro a Quagliarella e Schick, preferiti ancora a Budimir, che forse avrebbe potuto giocare, l'unico a non brillare è Bruno Fernandes, particolarmente anonimo in ogni manovra dei suoi. Differente, invece, l'apporto di Praet e Barreto od anche di Linetty, che hanno spesso battuto il cartellino dalle parti di Consigli, pur senza sfruttare conclusioni personali.
Impostando subito la sfida con la solita trama puntuale e precisa, infarcita di cambi di gioco fin da subito poco precisi, la Sampdoria è riuscita comunque a colpire e a mettere alle corde il Sassuolo, apparso particolarmente meccanico e poco pungente. Dopo l'occasione mancata da Schick, gli ospiti passano in vantaggio con una conclusione di Silvestre murata, vedi un po' la sorte, proprio dal bomber ceco. Bene ma non benissimo, considerando soprattutto la fase difensiva, con l'accoppiata Skriniar-Bereszynski che mette qualche brivido a Giampaolo. Ne esce dunque una manovra meno rapida, spesso ripiegata su se stessa e che limita in parte il possibile dispiegamento delle bocche da fuoco ospiti.
Nella ripresa, colpevole anche la foga avversaria, la Sampdoria cala di intensità, facendosi trovare impreparata al momento del pari del Sassuolo, dove proprio Bereszynski manca la marcatura su un Ragusa, c'è da dire, mandato perfettamente in rete da un filtrante di Pellegrini. Ragionamento analogo, sul 2-1, subito da fermo e per colpa di un Acerbi praticamente lasciato solo al momento della conclusione. La marcatura subita non abbatte, comunque, i ragazzi di Giampaolo, lentamente in avanti grazie anche all'abbassamento del baricentro avversario. Ne esce una fase finale molto intensa, dove però la doria non sblocca la gara, uscendo senza punti e con qualche rimpianto, vedi il pallone mandando alto da Skriniar.
Poco male, comunque, per i ragazzi di Giampaolo, che hanno comunque fatto la loro onesta figura andando a giocarsela in casa di una formazione vogliosa di punti. Per la prossima stagione, con l'ex tecnico dell'Empoli fresco di rinnovo, la doria avrà molto da migliorare, partendo però da il tanto di buono visto quest'anno.