Vittoria doveva essere e vittoria è stata, nonostante un primo tempo tutt'altro che brillante. Il Napoli di Maurizio Sarri accorcia sulla Roma e sul secondo posto, tornando a -2 dalla squadra capitolina guidata da Luciano Spalletti, battendo una coriacea Udinese nel catino di Fuorigrotta. Al San Paolo i friulani lottano, con ordine ed equilibrio, per un tempo, prima di crollare davanti a Mertens e compagni nella ripresa: il belga apre le marcature, prima dei gol di Allan e Callejon che chiudono la contesa. Si ferma così la striscia di imbattibilità della squadra di Delneri, alla quale non bastano 45 minuti per uscire indenni dalla trasferta in terra campana.
Sarri conferma l'undici che ha sbancato l'Olimpico con Hysaj e Strinic ai lati di Albiol e Koulibaly. Allan con Jorginho in mediana, mentre Mertens guida l'attacco. Delneri ritrova Thereau e lo schiera con De Paul e Zapata in attacco, Alì Adnan titolare a sinistra, mentre Badu e Jankto agiscono ai lati di Hallfredsson.
Solita partenza lanciata per il Napoli, che tuttavia deve fronteggiare un atteggiamento tutt'altro che sparagnino dell'Udinese; i friulani ripartono con qualità e gamba, sebbene risultino poco presenti dalle parti di Reina. Al sesto, il primo squillo dell'incontro, con Hamsik che dopo aver scambiato nello stretto con Mertens calcia a lato. Il tema tattico vede, come sempre accade a Fuorigrotta, i partenopei con il pallino del gioco in mano, con le trame che si dipanano dalla fascia sinistra. La chiave tattica della gara risiede nel posizionamento del capitano slovacco, che sovente trova spazio di inserimento alle spalle di Badu, creando poi la superiorità con Insigne e Strinic sulla sinistra; rare invece le folate centrali, dove Mertens viene ingabbiato dai centrali friulani nonostante impensierisca Karnezis dalla distanza.
Gli ospiti si rintanano nella propria trequarti, togliendo profondità alla manovra azzurra e tempo di giocata ai partenopei - con Delneri che aggiunge i due esterni d'attacco ai tre mediani preesistenti - e provando a ripartire appoggiandosi alla fisicità di Zapata. Gli uomini di Sarri sentono la necessità di alzare i ritmi della sfida ed è sempre Hamsik a dare il là alle azioni più pericolose dei padroni di casa: l'apertura per Insigne è perfetta, ma il tentativo di assistenza per Callejon viene intercettato da Karnezis in uscita. Il castello difensivo dei friulani regge con ordine e diligenza, mentre il fraseggio dei campani perde in efficacia complici i ritmi compassati e qualche errore di troppo negli spazi. A cinque minuti dall'intervallo, sull'ennesimo corner dalla destra, Albiol svetta di testa, sfiorando soltanto l'incrocio dei pali. Insigne chiude un primo tempo opaco con un destro sbilenco dal limite, poco prima del fischio di Massa che conferma il pareggio alla pausa di metà gara.
La pausa non cambia l'inerzia della contesa, con il Napoli che riprende esattamente dove aveva lasciato, schiacciando l'Udinese nelle propria trequarti. Stavolta, però, rispetto alla prima frazione gli azzurri sbloccano immediatamente il punteggio: Jorginho verticalizza per Mertens, liberato da un illuminante taglio di Hamsik che si porta via la marcatura di Heurtaux; per il belga il controllo ed il destro sono un gioco da ragazzi, Karnezis è battuto. La squadra di Sarri non si accontenta del vantaggio acquisito e continua a premere sull'acceleratore: Insigne viene murato al limite dell'area, mentre Jorginho dopo l'assist vincente sfiora il palo più lontano con il destro a giro. L'Udinese si fa vedere dopo dieci minuti di gioco, con un tiro cross pericoloso di Jankto che Reina controlla a vista. I partenopei riprendono però immediatamente il pallino del gioco in mano e con Hamsik sfiorano il raddoppio: il sinistro dello slovacco al quarto d'ora è di poco largo.
La gara esplode, con i friulani che provano ad approfittare con maggiore convinzione delle prime disattenzioni della difesa del Napoli: su cross dalla trequarti di Alì Adnan Zapata svetta perfettamente di testa, centrando il palo alla destra di Reina. Il pericolo scuote i padroni di casa, con Mertens indemoniato che recupera palla a metà campo dando il là all'azione del raddoppio: il terzino iracheno degli ospiti non controlla la sfera al limite dell'area, favorendo lo scippo di Allan al limite dell'area, prima del destro dell'ex che toglie il tempo della parata a Karnezis e firma il raddoppio azzurro. I primi cambi dei due tecnici interrompono i ritmi frenetici della contesa, che il Napoli controlla agevolmente con il solito possesso palla lungo e nuovamente efficace. I friulani si fanno vedere nella trequarti partenopea con un paio di punizioni dalla trequarti, ma è la squadra di casa, in contropiede, a punire ancora: Insigne, di tacco, impegna Karnezis, sulla cui respinta è Callejon, di destro, ad insaccare con un perfetto diagonale.
Nell'ultimo quarto d'ora si rivede anche Milik, mentre l'Udinese va a caccia del gol della bandiera. Reina, in collaborazione con Albiol e Koulibaly, sventano una potenziale minaccia sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con Zapata e Matos vicini alla marcatura. Dalla parte opposta, a cinque dal termine, il centravanti polacco sfiora il gol: Insigne imbecca Callejon, che sponda al centro di prima, non trovando per qualche centimetro l'intervento dell'ex Ajax. Quest'ultimo ci riprova qualche istante dopo, stavolta con il mancino dal limite, strozzando però troppo la conclusione. Non è l'ultima occasione del match, perché in pieno recupero è ancora Callejon il protagonista, ma stavolta in negativo: la sua deviazione di testa rischia di beffare Reina, che con un colpo di reni evita la delusione finale poco prima del triplice fischio conclusivo.