La tranquillità in casa blucerchiata è pesantemente minata dal fattore Massimo Ferrero. Il patron lascerà la presidenza della Sampdoria a seguito del crac Livingston. Il club doriano ha però diramato un comunicato ufficiale definendo la decisione ingiusta e non corretta, definendosi danneggiata dalla decisione presa dalla FIGC.
Questo il comunicato stampa apparso poco fa sul sito ufficiale della Sampdoria: "Con riferimento alla comunicazione della FIGC secondo la quale la sentenza della vicenda di Livingston del 2009 avrebbe determinato la decadenza, ai fini solo esclusivamente sportivi, dalla carica di presidente del sig. Massimo Ferrero, U.C. Sampdoria conferma che si tratta di decisione ingiusta e non corretta, difettando il presupposto di una sentenza di condanna. Nel massimo rispetto del ruolo degli organi istituzionali della Federazione, U.C. Sampdoria e il suo Presidente proporranno ogni iniziativa a tutela dei rispettivi interessi, diritti e ragioni. In ogni caso, la decisione della FIGC non incide in alcuna misura sul regolare andamento e sulla prosecuzione delle attività societarie e sportive di U.C. Sampdoria, anzi la rafforza, essendo del tutto fantasiose e prive di ogni fondamento le illazioni concernenti presunte ipotesi riguardanti l’assetto societario di U.C. Sampdoria"
Massimo Ferrero non sarà più il presidente della Sampdoria. La decisione è stata presa dalla FIGC, che ha comunicato ieri al diretto interessato e alla Lega Serie A per competenza la decadenza dell’incarico da presidente del club blucerchiato, in virtù di una vicenda, quella legata al crac della compagnia aerea Livingston, che si trascinava ormai da più di un anno. Tutto ebbe inizio poco più di dodici mesi fa, il 4 febbraio 2016, quando il Gup di Busto Arsizio accolse l’istanza presentata da Ferrero, che chiedeva di patteggiare una condanna di un anno e 10 mesi per il crac della compagnia aerea Livingston, fallita nel 2010 e appartenente, all’epoca, alla Fg Holding presieduta da Ferrero stesso.