E' un Maurizio Sarri visibilmente soddisfatto quello che, al termine della semifinale di ritorno di Coppa Italia tra il suo Napoli e la Juventus, terminata per 3-2 con l'eliminazione dei partenopei, è intervenuto ai microfoni di Rai Sport per commentare quanto accaduto nel catino del San Paolo. Il toscano fa ovviamente i complimenti ai suoi per la prestazione offerta, oltre che per la vittoria, ma analizza così a cosa puntare per continuare a crescere in ottica futura.
"Abbiamo fatto una grande partita, abbiamo fatto tre gol ad una squadra che subisce pochissimo, ma non siamo riusciti a portare in fondo un'impresa. Un pizzico di rammarico ci resta, perché i venti secondi della partita di Torino pesano e non poco sulla qualificazione. La sensazione che si evince da queste due partite è che ci stiamo però avvicinando. Nell'episodio non siamo stati fortunati, questi contano in fin dei conti".
Sulla scelta iniziale di Milik e sull'impatto di Mertens, il tecnico prosegue nella sua analisi: "E' una situazione che, con Mertens, li esalta. Sono tutti piccoli, sono continuamente pericolosi, si esaltano tra di loro. Milik ha fatto una grande prima parte, poi il primo gol loro ci ha pesato mentalmente ed è calata tutta la squadra. In questo momento la soluzione con i tre piccoli è quella che ci fa rendere al meglio".
Una vittoria che, tuttavia, infonde autostima e fiducia nei propri mezzi ai campani, che tuttavia devono fare i conti con l'eliminazione: "Per noi averli messi in difficoltà è motivo di soddisfazione. Non siamo contenti per non essere passati, ma la sensazione, non è più quella che ce la possiamo giocare, ma nella partita singola possiamo anche batterli. E' passata la squadra che va in finale di coppa da tre anni, quella che vince il campionato da sei anni. E' passata una grande squadra, ma in questi scontri non mi sembra di aver fatto peggio di loro". Ed ancora, su cosa manca alla sua squadra per fare il definitivo salto di qualità: "Dobbiamo finire un percorso di crescita, individuale, di squadra, di personalità, di cattiveria. E' una squadra che a livello complessivo mi sembra molto cresciuta. Domenica abbiamo messo in difficoltà la Juve ed oggi, cambiando tanti giocatori, l'abbiamo fatto ancora. Mi sembra che fin qui, in stagione, siamo quelli che li han messi più in difficoltà".
Sulla prestazione di Insigne, ancora di assoluto livello, Sarri si pronuncia così, lanciando un messaggio al 'Magnifico': "E' un talento assoluto. Nel panorama del calcio italiano, in questo momento, è quello di maggiore talento. Per un motivo o per un altro, nelle scorse stagioni, ha avuto alti e bassi, negli ultimi cinque sei mesi è impressionante per continuità. E' destinato a diventare un grande, spero diventi un giocatore bandiera, ovviamente del Napoli".
Infine, un parere anche sulla partita di Higuain, autore della doppietta decisiva ai fini della qualificazione: "E' stato cattivo? E' stato l'Higuain che ho visto per una ventina di partite. Oggi ha trovato la rete con un tiro da lontano, poi si è esaltato e quando succede può fare la differenza". Tuttavia, per Sarri la differenza è stata generale: "Ho avuto la percezione che tutta la Juve aveva un pizzico di cattiveria in più. Probabilmente l'esser stati messi sotto come domenica, gli ha pungolato l'orgoglio e gli ha fatto fare una gara diversa rispetto a quella di campionato".