Il guardiano dei pali del Milan Gianluigi Donnarumma, ormai sempre più amato dai tifosi rossoneri per la sua sicurezza e per il suo talento espresso in campo, è stato intervistato da due bambini per Topolino Magazine. Il ragazzo nato a Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, è diventato dalla scorsa stagione punto fermo dell'undici titolare grazie a tante sue prodezze che hanno salvato il Milan in diverse situazioni. Nel weekend è stato però autore di una papera, nel corso del match dell'adriatico contro il Pescara. Curiosamente, contemporaneo all'uscita di un numero di Topolino Magazine, rivista per i molto più che giovanissimi, intitolata proprio a Gigio, con il nomignolo di "Paperumma".
Ecco le sue testuali risposte date ai due bambini, pubblicate sul sito del Milan.
A chi ti ispiri, chi è il tuo mito? “Gigi Buffon è sempre stato un esempio. Ed è un mio idolo”
Quand’eri piccolo, ti immaginavi di diventare così alto? “Sono sempre stato più alto di tutti, per cui me lo sarei aspettato”
Che effetto ti fa stare sull’album Panini? “Grande effetto ed emozione, perchè anch’io ci sono passato e le raccoglievo anch’io”.
In allenamento chi riesce a farti sempre gol su rigore? "A fine allenamento mi fermavo sempre con Luiz Adriano e devo dire che riusciva sempre a segnarmi. Adesso purtroppo è andato via".
La partita che ti ha dato più soddisfazione è stata la finale di Supercoppa? "Sì quella partita la ricordo sempre, difficile dimenticarla. Ti viene sempre una stretta allo stomaco. Anche il derby dell’anno scorso, però, vinto 3-0 è stato indimenticabile".
La prima volta che hai dato un bacio alla tua fidanzata Alessia? "Il giorno dopo Sassuolo-Milan. Quella partita non andò bene, ma la sera dopo uscimmo a cena e scappò un bacio".
Chi ti ha detto che potevi diventare un giocatore del Milan? “Ernesto Ferraro, è stato un mio allenatore, quando ero bambino e mi ha convinto a non arrendermi mai e a seguire il mio sogno”.
Donnarumma pensa già alla prossima sfida in casa contro il Palermo, definendola "decisiva" al fine di riaccendere qualche speranza per il sogno Europa, che contro il Pescara sembrava essere ormai sfumato. Dopo la papera, tutti lo hanno sostenuto, in particolare lo stesso allenatore Vincenzo Montella e l'ex allenatore Fabio Capello. Il ragazzo si dovrà abituare a queste situazioni, che nella sua splendida e luminosa carriera, saranno sempre dietro l'angolo. C'è molto da migliorare, soprattutto con i piedi, visto che sin dall'inizio si è visto non essere in buoni rapporti. Tempo al tempo, quel ragazzino gettato nella mischia da Mihajlovic il 25 ottobre 2015, a soli 16 anni, contro il Sassuolo, ha dato già molto al Milan. Un ragazzo diventato uomo già prima di esordire con i professionisti, alto 196 centimetri. Donnarumma dovrà essere bravo a confermarsi nel tempo, perchè molte volte si è veloci nel" bruciare" il predestinato sull'altare di una critica a volte non del tutto esente da invidia. Saranno spesso gli errori, insieme a tenacia, sacrificio, voglia di far sempre meglio, a farlo crescere e a farlo diventare una leggenda.