Alla ricerca della fisicità ed al contempo della qualità, armi necessarie nel fulcro del gioco per contrastare i muscoli e la corazza in mediana della Signora di Massimiliano Allegri. Maurizio Sarri studia le contromosse per sfidare la truppa bianconera che domenica sera sarà di scena al San Paolo per il primo dei due atti di Napoli-Juventus. Fioretto oppure sciabola, con la verità che, come spesso accade, potrebbe risiedere nel mezzo, in una scelta promiscua e complementare: difficile, stando a quanto giunge da Castelvolturno, la scelta di un centrocampo tutto tecnico, con Zielinski accanto a Jorginho, altresì come di una mediana prettamente fisica ed incontrista, come sarebbe quella formata da Diawara ed Allan.
Motivo per il quale Sarri vaglia minuziosamente tutti i pro ed i contro delle scelte da fare. La soluzione complementare sembra quella gradita maggiormente al tecnico toscano, che rispetto a quanto fatto nelle prime due apparizioni allo Juventus Stadium non ricorrerà al doppio mediano di rottura, anche se Rog in occasione della sfida di Coppa d'andata, rappresenta già un ibrido rispetto alla qualità di Zielinski ed al dinamismo del brasiliano Allan. Bisogni tuttavia differenti, dettati dall'urgenza in trasferta di opporre una maggiore resistenza alle folate avversarie, oltre che a dare ulteriore manforte alla fase difensiva. Differente invece è il tema che dovrebbe presentare la gara di domenica, a sé stante persino da quella che tre giorni dopo le squadre affronteranno in Coppa Italia. La scelta, come detto, dovrebbe cadere sulla coppia la cui fusione garantirebbe al Napoli sia qualità che quantità, con Sarri che tuttavia sembra propenso ad affidare le chiavi della regia ad un playmaker puro come Jorginho.
La necessità, primaria, è quella di avere il predominio territoriale oltre che fisico della sfera, provando ad imprimere e dettare alla gara i ritmi al Napoli congeniali. L'esigenza sfocia nella scelta della fine mente dell'italo-brasiliano, che necessariamente - qualora venisse scelto dal primo minuto - verrà accompagnato da Allan, rimasto a Castelvolturno ad allenarsi durante la pausa delle gare delle Nazionali. Altro motivo che spinge nella direzione della coppia a tinte italiche-verdeoro, è la partenza di Piotr Zielinski in direzione Polonia. Inoltre, l'utilizzo di un'altra mezzala di inserimento e di spinta come l'ex Empoli comporterebbe uno spostamento e non di poco del baricentro d'azione degli azzurri in avanti, lasciando il fianco aperto alle ripartenze dei bianconeri, abili ed impeccabili spesso a trasformare l'azione da passiva in attiva in transizione.
La qualità di Jorginho per far viaggiare la palla e mandare a vuoto il pressing della Juventus, che difficilmente si rintanerà nella propria trequarti a difesa del punto, ma che piuttosto potrebbe provare a rompere sul nascere le trame partenopee per approfittare degli scatti di Higuain e di Dybala - qualora dovesse giocare - in profondità. Le doti dinamiche e sempre utili di Allan al servizio del regista degli azzurri, con il brasiliano chiamato in questi ultimi mesi a dare una sterzata decisa alle prestazioni di una stagione fin qui piatta, senza alcun particolare acuto. Qualità e quantità, ma anche esperienza e personalità, al servizio di un Napoli che fiuta l'impresa e che vuole continuare a cavalcare il sogno del secondo posto.