Il derby di Genova si è rivelato più tattico che mai. Una partita a scacchi e ricca di intensità in mezzo al campo, con le rispettive retroguardie sempre vigili su ogni occasione offensiva. Genoa e Sampdoria hanno dato vita a match comunque divertente e bello da vedere, con sprazi di grandi giocate soprattutto per quanto riguarda Schick, l'attaccante ceco è subentrato a Quagliarella e ha illuminato Marassi a suon di giocate spettacolari mandando a spasso la retroguardia genoana. Nel Genoa, invece, poco da evidenziare se non la buona tenuta difensiva prima dell'errore che ha lanciato Muriel in porta. L'attacco non è riuscito a pungere più di tanto e Simeone è stato mal servito dai propri compagni. A centrocampo, invece, buona prova di Hiljemark.
GENOA - In molti si aspettavano qualcosa di diverso oltre che a un risultato migliore. Di sicuro il pareggio era il risultato più giusto, ma alla fine a prevalere è stata la maggior qualità tecnica dei calciatori doriani. Nonostante la sconfitta, però, Mandorlini può trarre indicazioni positive per il futuro: il 3-5-2 è un modulo che va confermato perché garantisce la giusta solidità in mezzo al campo, e a testimoniarlo è l'ottimo rendimento di Hiljemark - già 2 goal da quando è arrivato - abbinato al reintegro di Ntcham. Nonostante abbia sulla coscienza l'errore che ha portato al goal, il francese è un centrocampista totalmente rinato rispetto alle prime uscite. Non offre grandi garanzie tecnicamente, ma dalla sua parte figurano gioventù e quantità utili alla mediana rossoblu. Sorride anche la retroguardia: il terzetto composto da Munoz, Burdisso e Izzo non ha concesso più di tanto ai fantasisti avversari, con l'ex Palermo che probabilmente è stato uno dei migliori in campo. Discreto apporto arrivato dalle corsie esterno con i vari Lazovic e Laxalt poco coinvolti nella manovra. Il serbo è stato più vivace nella prima frazione di gioco, ma nella ripresa non è riuscito ad incidere. L'attacco? Scialbo. Simeone e Pinilla si sono sacrificati per la squadra, ma non sono riusciti a pungere in fase di finalizzazione, serviti poco e male. VOTO PRESTAZIONE: 5.5
SAMPDORIA - Il 4-3-1-2 di Giampaolo continua a fruttare ottimi risultati. La squadra ha centrato il settimo risultato utile consecutivo, superato il Torino, centrato il nono posto in classifica e, soprattutto, è riuscita a vincere un derby per due volte consecutive in una stagione, evento che sono si registrava dal lontano 1959-60. Record e numeri importanti, ma anche una rosa giovane e qualitativa. Non è stata la miglior partita della Samp, ma a fare la differenza è stata la maggior qualità degli uomini blucerchiati. La retroguardia è stata impeccabile, con un Silvestre sempre più leader indiscusso, a cui si è affiancata la prova positiva di Regini sulla fascia. Tanta sostanza e qualità a centrocampo con un Barreto totalmente rivitalizzato rispetto agli anni precedenti. Nascosto, invece, il giovane Torreira: non è stato di certo lui a fare ciò, ma l'intelligente mossa tecnica di Mandorlini che lo ha letteralmente circondato di maglie genoane per non farlo entrare nel vivo del gioco. Sufficiente anche la prova di Bruno Fernandes, anche se dal portoghese ci si aspetta sempre qualcosa di più per via della sua straordinaria tecnica. Il reparto offensivo ha funzionato nuovamente, e la coppia Quagliarella-Muriel si è ancora una volta confermata con la generosa prova dell''attaccante napoletano, che ha anche sfiorato il goal in un paio di occasioni prima di far spazio a Schick, entrato alla grande pur non mettendo a segno nessun goal. Muriel? Grande prova, l'ennesima. Anche lui è un giocatore rinato e lo ha dimostrato mettendo a segno il suo decimo goal in campionato. La marcatura è arrivata da una disattenzione avversaria, ma ciò che va considerato è l'ottima prestazione del colombiano che ha garantito corsa, dribbling, e grande vivacità nell'attacco blucerchiato. VOTO PRESTAZIONE: 6 +