Al Pacino, nella celebre interpretazione nel film Ogni maledetta domenica, nei panni dell'allenatore di una sgangherata squadra di football americano, avrebbe esordito così: "Non so cosa dirvi davvero. Tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi, o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, sino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso, signori miei". 

Un centimetro alla volta - Maurizio Sarri, da Figline Valdarno, di professione allenatore, non sugli schermi ma nella vita reale, probabilmente starà ancora pensando a ciò che dovrà dire ai suoi uomini prima di vederli in campo nella delicatissima sfida contro i ragazzi di Spalletti. Ciò che è certo è che, conoscendo la sua indole, non vorrà vedere i suoi uomini chinare il capo senza aver messo in campo tutte le forze fisiche e mentali di cui dispongono. Il Napoli dovrà lottare.

Da Roma e dalla Roma passa il campionato degli azzurri che si trovano ad un bivio oltre il quale non avranno più la possibilità di guardarsi indietro. Un'eventuale sconfitta li porterebbe ad 8 punti di distanza dal secondo posto, rendendo più che plausibile l'aggancio ad opera della sorprendente Atalanta di Gasperini, anche se impegnata nella difficile sfida di Firenze, nonché la pericolosa risalita dell'Inter, che farà visita al Cagliari. 

Koulibaly con il capo chino dopo l'errore dell'andata - Foto Romanista.net
Koulibaly con il capo chino dopo l'errore dell'andata - Foto Giallorossi.net

Fu proprio nella sfida di andata, finita con un roboante 1-3 a favore dei giallorossi, che cominciarono a notarsi le prime crepe nell'assetto difensivo dei partenopei, mai così distratto e propenso all'errore come in quell'occasione. Lo sguardo svagato di Koulibaly, dopo aver perso il mortifero pallone che consegnava la rete del vantaggio a Dzeko; la dormita dell'intero reparto in occasione del raddoppio su palla inattiva dello stesso bosniaco sono terribilmente simili agli svarioni che hanno condotto alle sconfitte con i nerazzurri di Bergamo e con la Juventus in Coppa Italia.

Da Roma a Madrid - Dopo la sconfitta, preventivabile checché se ne dica, contro i campioni d'Europa del Real Madrid, il Napoli sembra essersi smarrito nelle sue recondite debolezze: i centrali difensivi sono l'ombra di sé stessi; il centrocampo, fiore all'occhiello della campagna acquisti estiva del ds Giuntoli, è in evidente calo, anche dovuto, probabilmente, alle innumerevoli partite ravvicinate; l'attacco, che tanto bene aveva fatto da meritarsi la palma di miglior reparto offensivo del campionato, con l'arrivo di Pavoletti e il costante ritorno di Milik, sembra essersi inceppato. Callejon non è più quel killer che aveva abituato i tifosi partenopei a risolvere le partite con i propri tagli; Mertens, il cui rinnovo non è più così scontato, appare svogliato.

El Shaarawy ed Hysaj nel match dello scorso anno - Foto IlCalcioNapoli
El Shaarawy ed Hysaj nel match dello scorso anno - Foto IlCalcioNapoli

Ecco, allora, che Sarri potrebbe prendere come spunto le parole della pellicola di Oliver Stone, non ce ne voglia il grande Al Pacino: per poter tornare a vincere è necessario che gli azzurri si ricompattino innanzitutto come squadra, ragionando match dopo match, centimetro dopo centimetro.

Per questa ragione, anche considerando le grandi potenzialità offensive degli uomini di Spalletti, con un Nainggolan sugli scudi e un Dzeko mai così prolifico, il tecnico azzurro potrebbe puntare ancora una volta su Diawara in mezzo al campo, in modo da garantire maggiore copertura al reparto arretrato. L'obiettivo dei partenopei dovrebbe, quindi, essere quello di imbrigliare quanto più possibile il forte centrocampo giallorosso, onde evitare che venga innescato l'egiziano Salah, che, nell'uno contro uno, potrebbe mettere in gravissima difficoltà Ghoulam. 

Vero o falso nueve- Nelle ultime settimane in casa Napoli ha tenuto banco essenzialmente la scelta del centravanti. La Roma dispone di una delle difese più forti del torneo, governata dal greco Manolas, ben coadiuvato dalla grande stagione del non più giovanissimo Fazio. Proprio per la fisicità dei due centrali giallorossi Sarri potrebbe decidere di schierare un vero numero nove: Milik ha scaldato i motori, non sfigurando, nei 60 minuti giocati allo Stadium; Pavoletti scalpita per poter dimostrare di essere cresciuto dal punto di vista tattico. Mertens dovrebbe garantire riposo ad Insigne nella staffetta sulla fascia sinistra, mentre a destra giocherà lo spagnolo Callejon.

Scalda i motori Arkadiusz Milik - Foto Ssc Napoli
Scalda i motori Arkadiusz Milik - Foto Ssc Napoli

Dopo la partita dell'Olimpico il Napoli si giocherà la qualificazione ai quarti di Champions con la corazzata blanca che potrà schierare dall'inizio il gallese Bale, da poco rientrato nei ranghi dopo il lunghissimo infortunio. L'errore che i partenopei non dovranno commettere sarà quello di pensare già alla supersfida di martedì sera dal momento che, anche in ottica futura, la partita di Roma potrebbe delineare molti degli scenari del prossimo futuro azzurro. Anche perché, come direbbe Al Pacino," Signori miei, la risalita deve avvenire centimetro dopo centimetro".

La probabile formazione degli azzurri

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik; Callejon, Milik, Mertens. All.: Sarri.